Bonus e frodi, doppia beffa Stato. Crediti falsi per coprire debiti tributari

Si rischia una voragine nei conti pubblici. Gli acquirenti in buona fede potrebbero fare ricorso in caso gli venissero sottratti quei soldi dalla magistratura

Economia
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Superbonus, i conti pubblici rischiano un buco di bilancio spaventoso

Le frodi fiscali emerse in seguito alle verifiche sul Superbonus, che stando alle ultime stime si aggirerebbero intorno ai 4,4 mld e che il ministro dell'Economia Daniele Franco non ha esitato a definire "le più gravi di sempre", potrebbero non essere l'unico problema per il bilancio pubblico, ma la criticità - si legge sul Sole 24 Ore - potrebbe essere ancora più grave, coinvolgendo anche un altro aspetto fin qui trascurato. Una bomba che rischia di esplodere tra le mani del Fisco: la compensazione dei debiti tributari con crediti fasulli, che potrebbero creare un ulteriore buco alle casse dello Stato.

Ad aggravare il quadro - prosegue il Sole - c'è il caso dell'acquirente in buona fede. La magistratura sta sequestrando i crediti falsi, ma che cosa succede se questi finti crediti sono già stati utilizzati per compensare debiti tributari? Trattandosi di un bene oggetto di reato, la compensazione rischierebbe di essere annullata, con il grave danno per il contribuente innocente. Tuttavia c'è anche il rischio di un boom di contenziosi da parte di persone fisiche e imprese. Un problema in più da affrontare per il governo Draghi.

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