Superbonus, Giorgetti sui crediti: "Allo studio prestiti-ponte per le imprese"
Secondo il ministro dell'Economia questi ammontano a 99,4 miliardi: "Ci avremmo tagliato 10 punti di cuneo"
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Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time alla Camera apre a modifiche sul tanto dibatutto Superbonus, l'agevolazione fiscale che permette di detrarre una serie di lavori di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico. "Sono in elaborazione specifiche modifiche all'articolo 9" del decreto aiuti quater "che consentiranno una maggiore circolazione dei titoli tra gli intermediari qualificati e che garantiranno dei cosiddetti prestiti ponte per le imprese edili che si trovano in possesso di tali crediti", ha detto Giorgetti.
Sugli interventi del Governo per agevolare la fruizione dei crediti "il decreto-legge Aiuti-quater ha previsto per quelli comunicati all'Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 la possibilità di utilizzo in dieci rate annuali", ha spiegato. "I dati al momento in possesso dell'Agenzia" delle entrate "per il periodo ottobre 2020-novembre 2022 mostrano che l'ammontare dei crediti è pari complessivamente a 99,4 miliardi di euro di cui riferibili al Superbonus 52,1 miliardi e al bonus facciate 24,8 miliardi", ha sottolineato ancora.
"Lascio a voi valutare quali interventi il Governo avrebbe potuto adottare utilizzando tali risorse, quali ad esempio la riduzione complessiva del cuneo fiscale e previdenziale di circa 10 punti percentuali", ha aggiunto. "Gli interventi connessi alla riduzione del cuneo fiscale potranno trovare, comunque, una loro disciplina nel disegno di legge di delega per la riforma fiscale su cui stiamo lavorando", ha precisato.
Mentre, sulla chiusura degli sportelli bancari, il Mef insieme alla Banca d'Italia e alle altre amministrazioni competenti "sta valutando alcune possibili proposte per limitare, nel rispetto delle scelte imprenditoriali degli intermediari e dei vincoli derivanti dalla regolamentazione europea, gli effetti negativi di questo fenomeno e per preservare la possibilità dei clienti più vulnerabili di accedere al contante", ha rimarcato, sottolineando che "sono allo studio interventi" per facilitare il "prelievo di contante tramite il convenzionamento con esercizi commerciali diffusi sul territorio".