Superbonus, la più grande frode d'Italia? Dopo la stretta, che cosa cambia
Superbonus, illeciti fino a 4 miliardi e giro di vite da parte dell'esecutivo: ora si ragiona a correttivi mirati per salvaguardare i cantieri
Superbonus tra cessione multipla del credito e ipotesi in campo: il punto
Superbonus o supertruffa? Sulla carta l'incentivo che avrebbe dovuto ridare slancio al Paese, a conti fatti “una grande frode” per le casse dello Stato. A testimoniarlo sono i dati sul tavolo: “Circa un paio di miliardi di euro di crediti d’imposta maturati col Superbonus e gli altri bonus edilizi sono già oggetto di sequestro da parte della magistratura, che indaga per truffa in diverse procure d’Italia”, scrive il Corriere della Sera. Somma che potrebbe presto aumentare, fino ad arrivare a quattro miliardi. Le cifre spaventano un po' tutti: sia le controllate del Tesoro Cdp e Poste sia gli istituti di credito, che temono di doversi fare carico di ingenti perdite in bilancio.
Il cortocircuito delle truffe si è generato sostanzialmente grazie a una possibilità: cedere più volte i crediti, generati grazie "ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli immobili, tra privati e a banche e intermediari finanziari: il tutto senza sufficienti controlli a monte". Il governo quindi ha deciso di intervenire con un decreto Sostegni ter che ha rafforzato i requisiti, limitando la cedibilità del credito.
Ma se da una parte l'intento era quello di bloccare le frodi, dall'altro il mercato si è trovato impreparato, rimanendo costretto a paralizzarsi. Ma non solo. le imprese Dopo l’intervento del governo, anche i giganti finanziari come Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane e istituti bancari come Bpm, Popolare di Sondrio, Illimity Bank, Iccrea, spiega il Corriere della Sera, hanno sospeso o fortemente rallentato l’attività di acquisizione dei crediti di imposta, spaventati non tanto dalle nuove norme bensì dai sequestri disposti dalla magistratura. Per questo ora, da una parte le imprese sono preoccupate per un ripristino del bonus, dall'altra il governo è al lavoro su nuove misure.
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Superbonus, l'allarme di Assopetroli: "Appportare urgenti misure correttive"
A lanciare un allarme è stato anche il presidente di Assopetroli-Assoenergia Andrea Rossetti che in una lettera inviata ai ministri dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, nonché ai Sottosegretari al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra, e al Ministero della Transizione Ecologica, Vannia Gava, ribadisce la necessità di trovare soluzioni adatte per salvaguardare le imprese.
"Pur condividendo a pieno l'opportunità di prevedere misure di contrasto all'uso distorto degli incentivi in questione" Assopetroli ribadisce "la necessità di apportare alcuni urgenti e mirati correttivi, senza attendere il termine dei sessanta giorni per l'iter di conversione in legge del decreto" Sostegni ter. "Protrarre per due mesi l'attuale situazione di impasse rischierebbe infatti di pregiudicare seriamente l'utilizzo di strumenti cruciali per la transizione ecologica", dichiara Rossetti.
Per Assopetroli, quindi, in primis "occorre subito riabilitare alle cessioni multiple le banche e i soggetti autorizzati e vigilati di cui all'articolo 106 del testo unico bancario". Inoltre, sottolinea Rossetti, "occorre discernere le società prive di storicità nel settore, riconvertite o costituite ad hoc per perseguire intenti frodatori, dai soggetti affidabili, i quali devono poter continuare ad usufruire dello strumento della cessione dei crediti".
"Si propone a tal fine l'introduzione di alcuni requisiti soggettivi, la cui verifica potrebbe essere agevolmente condotta dall'agenzia delle Entrate attraverso il portale preposto alla cessione dei crediti: status diverso da quello di persona fisica; registrazione presso le Cciaa da almeno 5 anni e presenza in organico di un numero congruo di dipendenti; possesso di un codice ateco compatibile con almeno uno degli gli interventi realizzati; possesso di certificazione Iso 9000. Si potrebbe altresì prevedere che l'importo dei crediti oggetto di cessione non possa superare di quattro volte il valore dei ricavi desunti dall'ultimo bilancio depositato".
Assopetroli nell'evidenziare che "le modifiche relative alle modalità di cessione dei crediti di imposta generati dagli incentivi fiscali ed economici per l'efficientamento energetico e la ristrutturazione degli immobili, introdotte dal Dl sostegni Ter hanno generato una immediata stasi del mercato, limitando significativamente le possibilità di intervento dei vari attori coinvolti" sottolinea "una prima criticità riguarda le tempistiche".
Le imprese del comparto, spiega Assopetroli, "necessitano di un quadro normativo stabile e di tempi che consentano una corretta pianificazione finanziaria e un'agile gestione delle attività. Si evidenzia infatti come la stabilità finanziaria delle imprese sia già da mesi sotto stress per effetto del caro delle materie energetiche. Tali difficoltà si sommano inoltre a quelle relative all'approvvigionamento di materiali e di forza lavoro qualificata, nonché alle restrizioni e ai ritardi causati dalla pandemia".
Peraltro, osserva Assopetroli, "le limitazioni alla cessione del credito introdotte dal Dl Sostegni-ter hanno già portato gli istituti di credito ad esaurire il proprio plafond e a non accettare ulteriori crediti. Dirette conseguenze del restringimento della platea dei soggetti ai quali potranno essere ceduti i crediti saranno inevitabilmente l'aumento degli oneri finanziari e una diffusa crisi di liquidità, che colpirà soprattutto le pmi del comparto, pregiudicando cosi il raggiungimento degli obiettivi attesi e con impatti fortemente negativi anche materia di gettito Iva, Ires e Irpef".
Superbonus, verso un decreto per salvaguardare i cantieri e arginare le truffe
Ora la soluzione è nelle mani del governo che oltre a essere al lavoro per portare nuovi sostegni contro il caro energia, sta valutando delle “correzioni mirate” al Dl sostegni-ter sul Superbonus, in particolare sulla norma che limita la cessione dei crediti. Secondo quanto scrive il Sole 24 Ore i due provvedimenti dovrebbero essere varati dal Cdm la prossima settimana, e potrebbero anche far parte di un unico decreto, ma i dettagli sono ancora da definire.
"Per evitare che i cantieri si blocchino e per salvaguardare allo stesso tempo lo spirito della norma anti-truffe inserita nel Dl Sostegni-ter, l’esecutivo starebbe quindi lavorando ini modo particolare a correttivi mirati sul Superbonus che renderanno di nuovo possibile cedere i crediti più volte, ma solo a determinate condizioni". Secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, nel decreto si starebbe ragionando sulla possibilità di togliere limiti alle cessioni di crediti tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia, e all’interno di entità appartenenti ad uno stesso gruppo.