Tavares preme per le auto elettriche, ma l'Europa non è pronta. I concessionari di Stellantis si schierano dalla parte di De Meo: stop al motore termico dal 2027

L'Acea di Luca De Meo ha chiesto di posticipare le nuove normative sulle emissioni dal 2025 al 2027. Tavares si oppone, fiducioso di poter rispettare le scadenze

di Redazione Economia
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Tavares vuole le auto elettriche ma il mercato europeo non è pronto: la denuncia dei concessionari Stellantis

La corsa europea verso l'elettrificazione è tutt'altro che una strada in discesa. Anzi, sta diventando una vera e propria impasse. A denunciarlo sono i concessionari di Stellantis, che vivono ogni giorno le contraddizioni di un mercato costretto a rincorrere obiettivi irraggiungibili. Bruxelles vede nell'auto elettrica un futuro inevitabile, eppure la realtà è ben diversa.  Da una parte ci sono regolamentazioni sempre più stringenti sulle emissioni, dall’altra consumatori che non intendono piegarsi a un mercato che non li rappresenta e che non soddisfa le loro esigenze di prezzo, autonomia e praticità.

Il problema è che le istituzioni, chiuse nelle loro stanze a Bruxelles, sembrano vivere in un’altra dimensione. Dal 2020, i produttori di auto in Europa devono mantenere le loro emissioni di Co2 sotto soglie sempre più rigide, con il rischio di sanzioni colossali. Finora sono riusciti a stare nei limiti, ma solo grazie a una quota minima di veicoli elettrici, meno del 10% delle vendite. Dal 2024, però, la situazione si complica: i target si fanno ancora più stringenti e per evitare multe pesantissime, la percentuale di auto elettriche dovrà più che raddoppiare. Il guaio è che il mercato non è assolutamente pronto per una simile svolta.

Le concessionarie Stellantis sono già con i piazzali pieni di auto elettriche che nessuno vuole comprare. Questo significa bloccare capitali, affrontare costi elevati e rischiare di mettere in ginocchio l’intero settore. In Italia, stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro e mai prima d'ora si era visto un tale livello di dissenso da parte dei concessionari

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In una lettera riportata da Il Sole24Ore, le associazioni concessionarie scrivono: "Dal nostro punto di vista, è chiaro che il settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di vendite di veicoli elettrici. Questa crescente divergenza tra obiettivi normativi, prontezza del mercato e aspettative del produttore è motivo di preoccupazione. Non è stata quindi una sorpresa quando la maggior parte dei produttori europei, tramite Acea, ha chiesto un rinvio di questi obiettivi, una proposta che sosteniamo pienamente.

L’Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici guidata da Luca De Meo (ceo di Renault), aveva lanciato un appello alla Commissione Europea per rinviare l’entrata in vigore delle nuove normative sulle emissioni dal 2025 al 2027, un modo per concedere al mercato il tempo necessario per adattarsi a obiettivi così ambiziosi, considerando le difficoltà attuali nel settore. Tuttavia, Stellantis aveva preso una posizione diametralmente opposta sostenendo che le normative debbano restare inalterate. Tavares si dice fiducioso nella capacità dell'azienda di rispettare le scadenze previste, sottolineando la necessità di mantenere alta la pressione per incentivare l'adozione dei veicoli elettrici. Nel frattempo, Stellantis continua a rimanere in silenzio alla denuncia dei concessionari, una mossa che potrebbe rivelarsi insostenibile a lungo termine. 

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