Tensioni a Piazza Affari, paura dei sindacati. La colpa? Un errore di Draghi

Le tensioni che coinvolgono oggi la Borsa italiana hanno origini ben più lontane...

di Redazione Economia
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Tensioni a Piazza Affari, sindacati preoccupati: interviene Urso. La colpa? Un errore di Draghi 

Si respira un’aria tesa a Piazza Affari. Oggi, mercoledì 3 giugno, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, apre il tavolo di crisi con i sindacati che, sulla falsariga di Fca e Stellantis, temono il fuggi fuggi di molte quotate verso la Francia.

Ma questo timore ha origini più antiche. Proprio Urso, infatti, nel 2021, da presidente del Copasir, lanciò l’allarme sui rischi connessi al passaggio di Piazza Affari sotto l’ombrello di Euronext, il principale mercato pan-europeo fondato dalla Borsa di Parigi, Amsterdam e Bruxelles.

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E, come scrive pizzaliks su X (l’ormai vecchio Twitter), dietro le quinte di quell'operazione, poi rivelatasi una mossa a dir poco azzardata, c’era un volto molto noto e soprattutto apprezzato da gran parte degli italiani. Stiamo parlando dell’ex premier Mario Draghi.

Ma non è tutto. In realtà, la radice del problema finito oggi sul tavolo del ministro Urso nacque ben prima, nel 2007, quando le banche italiane, che avevano la proprietà della Borsa italiana, decisero di aprire il capitale al London Stock Exchange il quale, cinque anni più tardi, nel 2012, si pappò tutta la Borsa Made in Italy. E, anche in questo caso, a benedire l’operazione fu proprio Draghi.

Una mossa, quella dell’ex premier, rivelatasi un totale passo falso dato che la Borsa Italiana gestisce attraverso Mts il mercato secondario del debito pubblico italiano, su cui Parigi avrà una influenza sempre più massiccia.