Tesoro, asta da 6 miliardi di Bot. Borse Ue contrastate, Nexi va ko
L'Europa chiude contrastata dopo l'annuncio del dato sull'inflazione americana volta al 7,5%: livello che non si vedeva dal 1982
Borse, Piazza Affari regge il colpo dell'inflazione: brilla Cnh, Nexi va ko
Giornata “contrastata” per le Borse europee che nel corso della seduta hanno più volte cambiato passo risentendo prima dell'attesa e poi dell'annuncio del dato sull'inflazione americana, volata a gennaio al 7,5%, livello che non si vedeva dal 1982. Gli investitori a questo punto ritengono che la Federal Reserve stringerà la cinghia sulla politica monetaria, oltre quanto indicato nelle scorse settimane. Così anche i tassi dei bond Usa sono saliti, con quello del decennale che si è portato sopra il 2%. In Europa la Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2022 e al rialzo quelle sull'inflazione.
Milano, comunque, ha tenuto, nonostante tra l'altro Bruxelles abbia limato la previsione per il rialzo del Pil 2022 al 4% dal precedente 4,3% e abbia ritoccato quella sull'inflazione al 3,9% dall'1,9%. il Ftse Mib e' salito dello 0,23%, mentre lo spread ha chiuso a 161,8 punti. A Piazza Affari, però, sono scivolate del 4,9% le Nexi, nel giorno della diffusione dei conti del 2021, sebbene i ricavi siano migliorati del 10% a 2,26 miliardi, anche per merito dell'acquisizione di Nets. A deludere gli analisti, comunque, sono state soprattutto le indicazioni per il 2022, inferiori alle attese.
Sono invece state premiate le Banca Mediolanum (+1,5%), nel giorno dell'annuncio dei risultati 2021 da record e della super cedola da 0,58 euro pagata sull'esercizio 2021. Sono andate bene le banche, con Unicredit in rialzo del 3,19%. Hanno fatto ancora bene le Cnh (+4,3%) sempre premiate per l'andamento del comparto legato all'agricoltura a due giorni dalla pubblicazione dei conti del 2021.
Sul fronte dei cambi, l'euro ha registrato movimenti sulle principali valute: vale 1,1485 dollari (da 1,1438 di ieri in chiusura) e 133 (132,04), mentre il biglietto verde passa di mano a 115,87 yen (115,43). Infine, il petrolio è in rialzo: il contratto con consegna marzo del Wti si attesta a 91,27 dollari al barile, in progresso dell'1,8%.