Economia
Inflazione, Lagarde: "Al 2% entro il 2023. Ma Goldman vede 2 rialzi dei tassi
All'Europarlamento il presidente della Bce spiega che "le pressioni sui prezzi si calmeranno prima di radicarsi". Inflazione sarà sotto il 2% nel 2023
I Btp smorzano rialzi tassi sul finale, decennale 1,81% spread in rialzo a 158 punti base
"Nella nostra valutazione delle prospettive inflazionistiche, dobbiamo tenere presente che le condizioni della domanda nell'area dell'euro non mostrano gli stessi segnali di surriscaldamento che si possono osservare in altre grandi economie. Ciò aumenta la probabilità che le attuali pressioni sui prezzi si calmino prima di radicarsi, consentendoci di raggiungere il nostro obiettivo del 2% nel medio termine".
Mentre il mercato si attende qualche rialzo dei tassi d’interesse in Europa già quest’anno, con gli economisti di Goldman Sachs che stimano due aumenti di 25 punti base a settembre e dicembre 2022, il presidente della Bce Christine Lagarde, in un'audizione all'Europarlamento, cerca di raffreddare le aspettative spiegando che l’inflazione tornerà al 2% entro 2023.
Secondo la Bce, i rischi sulle prospettive di inflazione (a gennaio salita al 5,1% dopo 5% a dicembre) "sono spostati verso l'alto, particolarmente nel breve termine. Se le pressioni sui prezzi si tramutano in aumenti salariali più elevati del previsto o se l'economia torna più rapidamente alla piena capacità l'inflazione potrebbe rivelarsi più elevata".
I rischi per le prospettive economiche sono "ampiamente bilanciati nel medio termine. Le incertezze legate alla pandemia sono leggermente diminuite. Allo stesso tempo, le tensioni geopolitiche sono aumentate e i costi dell'energia persistentemente elevati potrebbero esercitare un freno più forte del previsto su consumi e investimenti. Il ritmo con cui vengono risolte le strozzature dell'offerta costituisce un ulteriore rischio per le prospettive di crescita e inflazione".
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