Tik Tok, anche la Casa Bianca dichiara "guerra": 30 giorni per l'addio
Tensione alle stelle per le attività di spionaggio da parte della Cina: le agenzie governative statunitensi hanno 30 giorni di tempo per cancellare l'app
Tik Tok, la Casa Bianca dà l'ultimatum. Anche il Canada si mobilita
Ennesima bufera su Tik Tok: la Casa Bianca ha dato tempo 30 giorni alle agenzie federali per assicurarsi che i propri dipendenti non abbiano l'app in nessun dispositivo di proprietà del governo. La direttrice dell'Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca, Shalanda Young, ha indicato in una direttiva che contempla poche eccezioni che le agenzie dovranno identificare la presenza dell'applicazione, stabilire un processo interno per limitarne l'uso, eliminare le installazioni e revocare l'autorizzazione al loro uso, vietando al contempo il traffico Internet su installazioni informatiche appartenenti alle agenzie.
Entro 90 giorni, le agenzie dovranno inoltre prevedere nei contratti il divieto di utilizzo dell'app sui loro dispositivi e annullare eventuali contratti che ne prevedano l'utilizzo. A dicembre, Tik Tok, di proprietà della cinese ByteDance, ha apportato una modifica alla sua politica sulla privacy, consentendo ai propri dipendenti di accedere ai dati degli utenti europei.
Al momento non è chiaro esattamente a quali dati sia consentito l'accesso e quali dipendenti siano coinvolti. I funzionari statunitensi, sottolinea la Cnn, hanno espresso in più occasioni il timore che il governo cinese possa esercitare pressioni su ByteDance perché consegni le informazioni raccolte con l'obiettivo di sfruttarle a fini di intelligence o per fare disinformazione.
Tik Tok, la Commissione Ue ha vietato al proprio personale di utilizzare l'app sui dispositivi di lavoro
La notizia si inserisce in un clima di crescente apprensione per le attivitá di spionaggio da parte della Cina e arriva dopo che ieri anche il Canada ha vietato l'app di video brevi sui dispositivi emessi dal governo, citando un livello di rischio "inaccettabile" per la privacy e la sicurezza. Il divieto in Canada, in vigore da oggi, va ad aggiungersi a una serie di blocchi che interessano i dipendenti governativi di Stati Uniti e in Europa. Alcuni legislatori e funzionari statunitensi ed europei hanno espresso preoccupazione che Pechino potrebbe costringere Tik Tok a consegnare i dati sui suoi utenti o a influenzare i video che visualizzano.
La scorsa settimana, la Commissione europea ha vietato al proprio personale di utilizzare TikTok sui dispositivi forniti dal lavoro. La decisione mira a "proteggere la Commissione da minacce nella cybersicurezza" e da azioni che potrebbero essere "sfruttate" per condurre attacchi informatici contro la Commissione. L'esecutivo Ue terrà sotto "controllo costante" gli sviluppi nella sicurezza delle altre app di social network. Si tratta, ha spiegato il portavoce capo Eric Mamer durante il briefing quotidiano a Bruxelles, della "prima decisione" di questo tipo "riguardante una app". E non c'è stata "nessuna" pressione da parte degli Usa che abbia portato a questa decisione, precisa rispondendo ad una domanda.
Tik Tok, la replica di Pechino: "La superpotenza teme l'app preferita dai giovani"
Pechino replica alla decisione americana di vietare l'app di Tik Tok per i dipendenti delle agenzie federali sui dispositivi elettronici ufficiali. "Ci opponiamo fermamente a queste azioni sbagliate", ha dichiarato la portavoce Mao Ning parlando con i reporter durante un briefing. "Il governo americano dovrebbe rispettare i principi dell'economia di mercato e della libera competizione, smetterla di contrastare le società ed assicurare un contesto aperto, equo e non discriminatorio per le imprese straniere negli Stati uniti", ha aggiunto. "Quanto insicura di sé deve essere la prima superpotenza al mondo, gli Stati Uniti, per arrivare a temere in questa maniera l'App favorita dai giovani"...ha infine commentato la portavoce.