Tim pronta a rilevare le attività residue di British Telecom: 100 milioni per coprire i debiti della britannica

Tim aveva già acquisito alcune attività di Bt concernenti la pubblica amministrazione nel 2020. Tra i pretendenti anche Retelit e Nextalia

di Maddalena Camera

Pietro Labriola ad Tim -

Economia

Telecom Italia, presentata offerta non vincolante per le attività in Italia di British Telecom

Offerta non vincolante di Tim per le attività residue di British Telecom in Italia. La società guidata da Pietro Labriola, secondo Reuters, sta cercando di ottenere circa 100 milioni di euro dal venditore per rilevare gli asset e coprire in parte i debiti derivati dallo scandalo di falso in bilancio che ha costretto il gruppo britannico di telecomunicazioni a sostenere un onere pari a 600 milioni di euro nei suoi conti dal 2017.

Tim aveva già acquisito alcune attività di Bt concernenti la pubblica amministrazione nel 2020. Ora quelle sotto cessione comprendono quattro data center e una dorsale. Gli asset hanno suscitato l'interesse di altri pretendenti, tra cui l'operatore italiano di fibra Retelit (che ha già acquisito asset da Bt) e la società di private equity milanese Nextalia. Le offerte vincolanti sono attese per la fine del mese. La divisione, oggetto della cessione, ha circa 370 dipendenti a tempo pieno e contratti a lungo termine con grandi clienti aziendali, che hanno generato circa 300 milioni di euro di fatturato lo scorso anno.

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L'accordo sarebbe strategico per Tim che vuole  a rafforzare la sua divisione Enterprise che fornisce servizi di connettività, cloud e cybersecurity a grandi clienti aziendali e alla pubblica amministrazione. Tim è impegnata nella cessione di Sparkle che dovrebbe portare un introito di circa 700 milioni mentre se dovesse andare in porto la realizzazione della rete unica tra Fibercop, ossia la società della rete ceduta alla cordata del fondo Kkr e del Mef, la società dei servizi rimasta, che ha come azionista di maggioranza Vivendi con il 23,7%, dovrebbe ricevere un premio pari a 2,5 miliardi che andrebbero a ridurre il debito rimasto, pari a circa 8 miliardi anche se indiscrezioni lo indicano più alto, e che impedisce la crescita del titolo in Borsa. Telecom infatti quota intorno a 0,23 euro ad azione che vuol dire circa 5 miliardi di capitalizzazione nonostante abbia ancora in pancia asset pregiati. Come Tim Brasil che vale, da sola, circa 7 miliardi di euro.

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