Tim, al via l'iter per la costituzione del nuovo cda

Il consiglio ha anche ritenuto opportuno ridurre il numero dei suoi membri da attuali 15 a 9, ma c'è il no di Vivendi

di Redazione Economia
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Tim, al via l'iter per la costituzione del nuovo cda

Inizia il percorso per la composizione del consiglio di amministrazione di Tim con 9 membri, ma si presenta l'ostacolo rappresentato da Vivendi. Considerando la necessità di "proseguire con coerenza le azioni in corso durante una fase particolarmente delicata e unica di trasformazione aziendale," ovvero la cessione della rete a un consorzio guidato da KKR, il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi ieri, "ha deliberato all'unanimità di avvalersi della facoltà, in conformità allo statuto e in linea con le migliori pratiche, di presentare una propria lista che mira a ottenere la maggioranza, come già avvenuto durante il precedente rinnovo." Questo è quanto riportato da La Stampa.

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Inizia ufficialmente il processo per la presentazione di una lista da parte del consiglio uscente per il rinnovo del board, con l'obiettivo di confermare l'amministratore delegato Pietro Labriola. Per redigere la lista, il consiglio ha deciso di adottare una procedura specifica "in linea con le indicazioni dell'Autorità di vigilanza e conformemente alle migliori pratiche." Il consiglio ha anche ritenuto opportuno ridurre il numero dei suoi membri da attuali 15 a 9, "in coerenza con la tendenza di lungo periodo in società analoghe, seguendo la prassi adottata in varie società quotate di grandi dimensioni e nell'ottica di contenere i costi vivi della governance."

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La modifica del numero dei membri dovrà essere naturalmente approvata dall'assemblea, così come sarà compito degli azionisti votare la lista proposta dal consiglio uscente, la quale al momento sembra non ricevere l'approvazione di Vivendi, primo azionista con il 24% delle quote, che ha manifestato dissenso sulle decisioni e le modalità con cui è stata gestita la cessione di Netco. Per il gruppo francese, tutte le alternative sono possibili, dal supporto a una lista alternativa alla presentazione di una propria lista di candidati.

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