Tim, chi al posto di De Meo in cda? I piccoli azionisti rivendicano spazio

Parla Alberto Pretto, che detiene oltre 18 milioni di azioni di Tim: "Vogliamo più rappresentatività"

Luca De Meo
Economia

Tim, chi al posto di De Meo in cda

Tim sugli scudi in Borsa. Il titolo guadagna oltre il 3% dopo che il governo ha proceduto a nominare i sottosegretari e i viceministri, di fatto dando il via all'attività vera e propria dell'esecutivo. Come sottosegretario all'innovazione è stato chiamato Alessio Butti, che ha già dichiarato di avere le idee molto chiare in materia di rete unica e di ruolo di Tim all'interno dello scacchiere economico italiano. Intanto però rimane da sostituire Luca De Meo in consiglio di amministrazione.

Il ceo di Renault, infatti, per seguire il complicato momento dell'automotive, ha scelto di rassegnare le dimissioni dal board ma, a oggi, non è ancora stato rimpiazzato. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è probabile che sia Vivendi a esprimere un nuovo nome, anche se non tutti sembrano d'accordo. E' il caso dell'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti che da tempo chiede di avere un posto nel consiglio di amministrazione, forte della sua quota di circa il 3% del capitale azionario. Affaritaliani.it ha rivolto alcune domande ad Alberto Pretto, il più... grande tra i piccoli azionisti. In Europa, gli azionisti-dipendenti sono presenti nel 94% delle grandi imprese, detengono azioni per oltre 400 miliardi di euro e rappresentano, in media, il 3,2% del capitale sociale.

Pretto, quante azioni possiede di Tim e quanto sente "in pericolo" il suo investimento?

Possiedo 18 milioni di azioni tra ordinarie e risparmio, penso che tutti coloro che hanno azioni TIM abbiano subito perdite e che l’incertezza sul piano di ristrutturazione annunciato circa un anno fa aumenti il rischio per gli azionisti di Tim. Negli ultimi anni il titolo ha avuto una fortissima perdita di valore: è stato il peggiore tra tutti gli altri grandi Operatori di TLC europei. 

Favorevole al progetto di Labriola? E sulla rete unica pensa che si stia andando nella direzione corretta? 

La ristrutturazione di Timè certamente necessaria, ma, dopo quasi un anno dall’annuncio del piano di ristrutturazione definito da Labriola, le incertezze sono molte e continuano a danneggiare il titolo. Non è ancora chiaro se TIM venderà la rete e manterrà i servizi, oppure se, come ipotizzato dal progetto Minerva, alternativo a quello presentato da TIM, saranno venduti i servizi e sarà mantenuta la rete. Oltre a questo non è ancora chiaro quale è il perimetro degli asset (rete oppure servizi), come avverrà la cessione degli asset (rete oppure servizi, venduti oppure acquisiti con un'OPA che mi auguro  riconosca un adeguato valore per gli azionisti). Non è chiaro perchè TIM non ha accettato la richiesta di due diligence di KKR, che aveva proposto un’OPA su TIM e non ha preso in considerazione l’offerta di CVC per l’acquisto di una parte dei servizi, che il piano TIM prevede di cedere. Il Top Management di TIM dovrebbe definire una chiara proposta di ristrutturazione, da realizzare in tempi brevi, che crei valore per la Società e per gli azionisti, ma questo non è ancora stato fatto. Penso che questa sia la priorità. 

Crede che sia giusto che i piccoli azionisti vengano rappresentati in cda? Favorevole al nome dell'ingegner Lombardi, presidente di Asati?

Penso che sia giusto avere un rappresentante dei piccoli azionisti nel CdA di TIM e che l’Ing. Lombardi, per le sue competenze e la sua esperienza, sia la persona in grado di rappresentare i piccoli azionisti e di dare un importante contributo nel CdA di TIM sulla ristrutturazione della Società.

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