Tim, i sindacati chiamano e Labriola risponde: fissato il tavolo per il 10/02
La chiamata arriva in seguito al documento unitario presentato ieri dai sindacati di categoria, preoccupati per l'ipotesi di smembramento del gruppo
Pietro Labriola convoca il tavolo con i sindacati per il 10 febbraio
Le principali sigle sindacali (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) chiamano e il neo amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, risponde (subito): secondo quanto apprende l'agenzia di stampa economica Radiocor il tavolo tra le parti è stato convocato per il 10 febbraio.
La chiamata arriva in seguito al documento unitario presentato ieri dai sindacati di categoria, preoccupati per l'ipotesi di smembramento del gruppo in vista del nuovo piano industriale del gruppo. I timori sono stati espressi dall'attivo unitario delle Rsu confederali del gruppo Tim, congiuntamente con le segreterie nazionali e territoriali della Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
"La rinnovata debolezza della governance del Gruppo Tim e il fallimento degli impegni presi dalla Cassa Depositi e Prestiti e dal Governo nell'agosto del 2020 (memorandum Rete unica) oggi fanno emergere prepotentemente l'ipotesi dello smembramento dell'azienda e del Gruppo in nome di non si sa bene quale utilità per Tim, per il Paese e la sua digitalizzazione”, lamentano i sindacati.
"Tim è un'azienda strategica, già drasticamente ridimensionata da operazioni finanziarie, che non può e non deve essere definitivamente distrutta. L'Italia, se vuole avere un ruolo continentale nel mercato delle Tlc, non può rinunciare ad avere un "campione nazionale" a controllo pubblico. Di questo devono farsi carico le istituzioni e tutte le forze politiche. Abbiamo davanti un mese per evitare uno scempio che rischia di produrre migliaia di esuberi".