Tim-Kkr, rumors: il fondo di Bin Salman entra in partita, Labriola nuovo ad
Kkr chiede aiuto al Pif, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, per l'acquisto di Tim. E intanto per Pietro Labriola "la strada è ormai spianata"
Tim-Kkr, spunta il nome del fondo sovrano arabo Pif. Tra i soci ci sarebbe l'intesa verso la nomina di Pietro Labriola
Pif, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita a cui fa capo il principe ereditario Mohammed Bin Salman, è il nuovo nome che potrebbe entrare nella partita di Kkr per l'acquisto di Telecom Italia. La richiesta recapitata al Pif dalla società d'investimenti americana consisterebbe nel sindacare parte dell’operazione da oltre 35 miliardi di euro sull’ex monopolista della telefonia. A scriverlo è Repubblica che sottolinea che, in caso d'intesa, il socio finanziatore dell'Opa avrebbe quindi un ruolo passivo.
"Il Pif è uno dei fondi sovrani più grandi al mondo e negli ultimi anni è diventato particolarmente attivo sui mercati internazionali, spiega il quotidiano del gruppo Gedi, "Il principe attraverso il Pif con alla testa il fedelissimo Yasir al Rumayyan, ha investito nell’high tech in partnership con la Softback di Masayoshi Son, nello sport attraverso l’acquisizione della squadra di calcio inglese del Newcastle, nello spettacolo e nelle auto elettriche, dove è azionista di maggioranza di Lucid Motors, principale rivale di Tesla".
Intanto, cresce l'attesa per la convocazione del prossimo Cda straordinario, fissato per il 21 gennaio, dove verrà nominato il nuovo amministratore delegato della compagnia telefonica. Secondo indiscrezioni, riportate da La Stampa, l'intesa tra i soci sembrerebbe ormai vicina e il nome su cui si punta è quello di Pietro Labriola. "Sul nome del futuro amministratore delegato appare esserci ormai il benestare dei grandi soci. E tanto i francesi di Vivendi, primi azionisti col 23,75%, quanto Cdp, in seconda posizione col 9,81%, sarebbero concordi sul nome di Pietro Labriola, il manager che dal momento dell’uscita di Luigi Gubitosi ha preso le redini dell’azienda come direttore generale", scrive il quotidiano.
Ma non è tutto. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore a rientrare nella rosa ristretta in corsa per la guida della compagnia telefonica oltre a Labriola ci sarebbero anche altri due nomi: Aldo Bisio, attuale ad di Vodafone Italia e Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp prima di Dario Scannapieco. La partita è ancora tutta aperta. Il Cda dovrà prendere una decisione la settimana prossima. Altrimenti è già in calendario un Cda il prossimo 26 gennaio. La scelta quindi non è da ritenere così scontata: dentro Telecom Italia è stata avviata una procedura di selezione che troverà la quadra solo nei prossimi giorni.