Tomasi (Aspi): "Il traffico su gomma per ora non è sostituibile"
Il traffico sulla rete autostradale gestita da Autostrade per l'Italia ha vissuto un significativo aumento del 4% rispetto al 2022
Tomasi (Aspi): "Il traffico su gomma non può essere sostituito"
Nell'anno 2023, in contrasto con le previsioni dovute alla frenata dell'economia, il traffico sulla rete autostradale gestita da Autostrade per l'Italia (Aspi) ha sperimentato un significativo aumento del 4% rispetto al 2022 e dell'1,5% rispetto ai livelli pre-pandemia nei primi nove mesi. Roberto Tomasi, amministratore delegato di Aspi, sostiene in un'intervista a Il Giornale che questa crescita, particolarmente evidente nel traffico pesante con un aumento del 3,6%, suggerisce prospettive di ulteriore espansione. Questi dati positivi emergono nonostante le sfide economiche e il contesto pandemico. Tomasi, che ha preso le redini del gruppo quattro anni fa dopo l'incidente tragico del Ponte Morandi, è convinto che la solida performance rifletta il rinnovato valore della società nel panorama italiano. Per sostenere questa crescita, Aspi ha intensificato gli investimenti, destinando 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2023, con un piano di raggiungere 1,4 miliardi entro il 2024.
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Inoltre, Aspi sta attuando una trasformazione interna significativa sotto la guida di Tomasi, che ha visto la sostituzione di gran parte del management e il completamento di un piano di assunzioni che porterà l'organico a 10.000 dipendenti. Questa iniziativa mira a costruire le competenze necessarie per il futuro, affrontando le sfide del passato e garantendo che la società sia in grado di realizzare piani di ammodernamento e potenziamento. Un aspetto chiave di questa trasformazione è l'istituzione di Tecne, una nuova società di ingegneria con mille dipendenti, e Amplia, un attore di rilievo nel settore delle costruzioni. Queste entità sono fondamentali per la visione industriale di Aspi incentrata sulla rigenerazione della rete e la mobilità del futuro. Il governo italiano, attraverso il decreto Asset Strategici approvato ad agosto, ha riconosciuto 12 nuove opere proposte da Aspi nei suoi piani. Aspi ha già avviato i primi quattro progetti esecutivi, con altri cinque progetti previsti per il primo trimestre del 2024. Queste iniziative testimoniano l'impegno di Aspi nel potenziare e migliorare la rete autostradale.
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Nonostante la frenata economica, il traffico autostradale continua a crescere. Tomasi attribuisce questo fenomeno a cambiamenti nelle dinamiche di consumo causate dalla pandemia, come l'aumento dell'e-commerce che richiede un trasporto flessibile su gomma. Infine, Tomasi sottolinea la centralità delle autostrade per lo sviluppo economico del Paese, contrapponendosi alla scarsa attenzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) verso il settore autostradale. L'amministratore delegato di Aspi critica l'errata percezione in Europa sul ruolo dei trasporti su gomma e sostiene che la mobilità su strada rimarrà di gran lunga la prima scelta, sottolineando l'importanza di investire nelle infrastrutture autostradali per sostenere la crescita economica.