Ubs cede attività cartolarizzate: Apollo compra 8 miliardi in asset

Ubs stima di ottenere ricavi netti dalla vendita pari a circa 300 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024

di Redazione Economia
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Ubs cede le attività di cartolarizzazione di Credit Suisse ad Apollo

Ubs ha completato la vendita delle attività di prodotti cartolarizzati di Credit Suisse ad Apollo Global Management per ridurre gli asset non strategici dopo l'acquisizione del colosso bancario fallito.

Apollo acquisterà 8 miliardi di dollari di attività relative a finanziamenti garantiti senior, ha detto Ubs che stima di ottenere ricavi netti dalla vendita pari a circa 300 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024. Credit Suisse aveva iniziato il processo di cessione degli asset nel 2022, dichiarando di puntare a chiudere le proprie attività di cartolarizzazione di prodotti come i mutui.

In base al piano, circa 20 miliardi di dollari di asset rimanenti dovevano rimanere nei libri contabili di Credit Suisse, anche se gestiti da Apollo. Ubs manterrà ciò che non verrà trasferito ad Apollo, ha detto un portavoce della banca. Non è stato possibile verificare immediatamente il valore delle attività rimaste a Ubs. Il Ceo di Ubs, Sergio Ermotti, ha detto che l'operazione consentirà di liberare capitale da attività non strategiche e di ridurre i costi e la complessità delle proprie attività.

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"Siamo lieti di finalizzare la transizione ad Atlas in partnership con Ubs, in modo economicamente neutrale per la nostra azienda", ha dichiarato il ceo di Apollo, Marc Rowan. "Questo chiude un trimestre caratterizzato da una raccolta di capitali record per Atlas". Il ceo di Ubs, Sergio Ermotti, ha dichiarato che l'accordo consente alla sua banca di liberare capitale dalle attività non core e ridurre costi e complessità. 

"Siamo soddisfatti di questo accordo reciproco con Apollo", ha commentato Ermotti. "Mentre eseguiamo i nostri piani di integrazione, questo è un altro esempio della nostra incessante attenzione nel lavorare con clienti e controparti per liberare capitale dalle attività non core e ridurre costi e complessità". Credit Suisse aveva segnalato a settembre di aspettarsi circa 600 milioni di dollari di perdite nel terzo trimestre dalla decisione di porre fine agli accordi di gestione. 

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