Ucraina, frenata costa 5 mln di auto. Spettro di una seconda crisi dei chip
S&P Global Mobility ha tagliato di 2,6 milioni le stime di produzione sia per il 2022 sia per il 2023
Nel medio periodo il pericolo principale riguarda il gas neon, necessario per i laser che incidono i microchip
La guerra in Ucraina e conseguente frenata economica costerà almeno 5 milioni di auto. S&P Global Mobility ha tagliato di 2,6 milioni le stime di produzione sia per il 2022 sia per il 2023, riducendole rispettivamente a 81,6 e 88,5 milioni. La previsione, spiega MF-Milano Finanza, sconta da un lato il blocco delle vendite in Russia e dall'altro le difficoltà nelle forniture causate dal conflitto.
Lo scontro bellico ha già causato problemi di approvvigionamento di cavi, specie alle case tedesche, costrette a fermare diversi impianti in attesa di trovare canali di fornitura alternativi. Nel medio termine, però, il pericolo principale riguarda il gas neon, necessario per i laser che incidono i semiconduttori.
Al momento i livelli delle scorte sono ancora rassicuranti, ma l'Ucraina è responsabile per il 50% delle forniture globali dell'elemento e, se la guerra dovesse continuare a lungo, una seconda crisi dei chip sarebbe inevitabile.
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