Urso convoca Tim e Starlink (con l'Agcom) al Ministero

Starlink potrebbe rappresentare una seria concorrenza per TIM, sia nei servizi telefonici che di rete, soprattutto nelle zone meno densamente popolate d'Italia

di Redazione Economia
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Urso convoca Tim e Starlink (con l'Agcom) al Ministero

Scambio di comunicazioni tra Starlink, l'azienda di telecomunicazioni via satellite fondata da Elon Musk, e Telecom Italia, l'ex monopolista nazionale delle telecomunicazioni. Il Ministro dell'Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha organizzato una riunione tra tutte le parti interessate, inclusa l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), per un primo incontro che si terrà domani presso il Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato (Mimit). Questo incontro, sebbene sia preliminare, mira a ridurre le tensioni e ristabilire un dialogo tra Starlink e TIM, le cui comunicazioni si erano interrotte mesi fa. Il gruppo di Elon Musk, dopo aver concluso accordi simili con Eolo e Open Fiber, ha richiesto a Telecom Italia di fornire le coordinate dei suoi ponti radio. Questo permetterebbe a Starlink di orientare i propri satelliti nella banda condivisa a 28 GHz, al fine di evitare interferenze tra i due segnali. Secondo quanto riportato da Repubblica, TIM non ha risposto alla richiesta di Starlink, citando motivi di sicurezza nazionale. 

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Alcuni osservatori suggeriscono che Starlink potrebbe rappresentare una seria concorrenza per TIM, sia nei servizi telefonici che di rete, soprattutto nelle zone meno densamente popolate d'Italia, note come "aree bianche" e "aree grigie". In queste aree, dove la copertura della fibra ottica è limitata, il gruppo di Musk offre una soluzione concreta per garantire una connessione affidabile. TIM e Open Fiber, vincitrici delle gare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l'Italia a 1 gigabit, si sono impegnate a cablare anche le aree meno servite del Paese. Tuttavia, secondo fonti europee, TIM è in ritardo di circa 150.000 indirizzi civici rispetto agli obiettivi di copertura. 

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Anche Open Fiber sta affrontando difficoltà e ha dichiarato di non poter completare i lavori sulle aree grigie entro il 2026, chiedendo una modifica alle gare d'appalto originarie per includere anche gli indirizzi civici adiacenti. Questi ritardi e problemi potrebbero essere risolti dall'intervento di Starlink, mettendo così a rischio gli investimenti finora effettuati dagli operatori nazionali e causando la perdita di una parte significativa della loro clientela. Matteo Salvini, ex Ministro dell'Interno, ha dichiarato che sarebbe vantaggioso avere Starlink nelle aree attualmente prive di connessione, sottolineando l'importanza degli investimenti di Musk in Italia.

Intanto c'è un'ulteriore grana da risolvere. Sabato scorso Repubblica ha pubblicato un'intervista a Umberto Paolucci in cui si dice che "Tim deve crescere coinvolgendo tutti gli azionisti". A questo si aggiunge la lettera agli azionisti inviata dalla società Merlyn Partners SCSp (“Merlyn”). Sentitasi chiamata in causa in maniera impropria, TIM ha chiesto all'intervistato e all'azionista Merlyn, che promuove la lista cui lo stesso appartiene, di rettificare talune informazioni fuorvianti o intrinsecamente errate, che possono influenzare il corso azionario di TIM. 

Ma, non essendoci stata alcuna rettifica, TIM ritiene doveroso ristabilire una corretta informazione per il mercato finanziario, confermando che: i valori della transazione prevista nell'Operazione di cessione di NetCo (l’“Operazione”) sono corretti così come confermato da primarie istituzioni bancarie e di consulenza strategica indipendenti; la sostenibilità finanziaria e industriale della Società dopo la vendita di asset della rete fissa è chiaramente espressa dai dati resi noti in data 6 marzo 2024 con una leva attesa al 2026 a 1,6-1,7x, senza considerare i potenziali upside fino a 4 miliardi di euro, derivanti dagli earnout per Netco e dalla possibile cessione di Sparkle; il contratto sottoscritto con Optics BidCo (società controllata da KKR) è vincolante e non risultano al momento ritardi rispetto alla sua programmata esecuzione entro l’estate; TIM ha già posto in essere tutte le iniziative finanziarie (da ultimo con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento ponte da 1,5 miliardi di euro annunciato venerdì scorso) e di pianificazione per fronteggiare qualunque scenario.