Usa, la Fed lascia i tassi di interesse invariati. Sono ai massimi da 23 anni
La decisione di Powell di mantenerli tra il 5,25% e il 5,50% è dovuta all'inflazione, considerata ancora troppo alta
Usa, la Fed per la sesta volta consecutiva lascia i tassi invariati: 5,25-5,50%
La decisione tanto attesa è arrivata, la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati. La banca centrale degli Usa, guidata da Jerome Powell, ha motivato la sua scelta così: "L'inflazione è ancora troppo alta". I tassi restano quindi tra il 5,25% e il 5,50% e sono ai livelli massimi da 23 anni. La Fed punta a far tornare l’inflazione al 2%, ma negli ultimi mesi - riporta Il Sole 24 Ore - c’è stata una mancanza di progressi verso il target, afferma la Fed al termine della due giorni di riunione. "I recenti indicatori - spiega la Fed - suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo solido. La crescita dei posti di lavoro è rimasta forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso".
Leggi anche: Il Giappone taglia i tassi prima della Fed. La Bce? Caos finanziario in vista
Il Federal open market committee (Fomc), inoltre, "non prevede sarà appropriato ridurre la forbice dei tassi finché non avrà maggior fiducia sul fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%". Le decisioni del Fomc sono state prese all’unanimità, con 12 voti favorevoli su 12. Si tratta del sesto vertice consecutivo in cui la Fed ha lasciato i tassi invariati.
Le prospettive più caute della Fed - riporta Il Sole - derivano da tre mesi di dati che indicavano pressioni inflazionistiche persistenti e una robusta spesa al consumo. L’inflazione è scesa da un picco del 7,1%, secondo la misura preferita dalla Fed, al 2,7%, poiché le catene di approvvigionamento si sono allentate e il costo di alcuni beni è effettivamente diminuito. I prezzi medi, tuttavia, rimangono ben al di sopra dei livelli pre-pandemia.