Usa, le donazioni in cripto ai politici. Ora che Ftx è fallita spuntano 73 mln

I bonifici di Sam Bankman-Fried servivano, secondo gli inquirenti, a mettere le mani sulle elezioni del 2024. Un nuovo scandalo dopo il Qatar-gate

Sam Bankman Fried
Economia

Usa, Sam Bankman-Fried e le "mazzette" a democratici e repubblicani

Non c'è solo il Qatar-gate e le mazzette ai parlamentari europei a tenere banco in queste ore, ma adesso spunta anche un altro scandalo che coinvolge gli Usa e che si preannuncia di portata ancora maggiore. Il cripto-gate colpisce la politica americana. Le donazioni - si legge sul Sole 24 Ore - che la piattaforma Ftx finita in bancarotta ha elargito a Democratici e Repubblicani mettono a nudo una campagna di lobbying che imbarazza Washington. Una storia che per ora ha portato a galla 73 milioni di dollari (probabilmente sottratti ai clienti dell’exchange) donati a diversi politici.

Quei soldi adesso, potrebbero essere soggetti a richiesta di restituzione. È una storia - prosegue il Sole - di lobbying e affari, di tentativi maldestri di influenza e promesse irrealizzabili, quella che lega una delle piattaforme di exchange di criptovalute più importanti al mondo (Ftx) e la politica americana. Solo pochi mesi fa, Sam Bankman-Fried, il trentenne fondatore di FTx che adesso rischia 115 anni di carcere, si aggirava per i palazzi che contano a Washington, deciso a mettere le mani sulle elezioni presidenziali americane del 2024. Era pronto a donare fino a un miliardo di dollari.

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