Vino francese in crisi, calano le vendite. Reggono Champagne e...
In Provenza, ad esempio, i vini rosati sono stati colpiti da una primavera piovosa e i prezzi sono in calo, al contrario dello Champagne
Vino francese in crisi, calano le vendite. Reggono Champagne e...
Il settore vinicolo francese sta affrontando un periodo difficile, una situazione confermata dai broker riunitisi recentemente in Provenza per il 78° Congresso della Fédération Nationale des Syndicats de Courtiers en Vins et Spiritueux de France. Secondo loro, le difficoltà del mercato non influenzano in modo significativo le regioni di Champagne e la Corsica, dove la produzione limitata sta dando risultati positivi, come riporta la rivista "Vitisphere".
Philippe Launois e Franck Hagar, copresidenti dei broker di Champagne, riferiscono che, nonostante le vendite in volume di Champagne siano diminuite, il valore è rimasto stabile grazie all'aumento del prezzo medio per bottiglia. Prevedono una produzione di 280 milioni di bottiglie nel 2024, rispetto alle 299 milioni del 2023, principalmente a causa delle sfide legate al finanziamento degli stock. Tuttavia, l'industria del Champagne può contare su solide alleanze commerciali che stanno lavorando intensamente, soprattutto nell'ambito dell'export.
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In Corsica, l'intermediario Romain Campellone descrive una situazione ottimista, con cantine che esauriscono regolarmente i loro stock e un prezzo che continua a crescere, raggiungendo circa 180 euro per ettolitro. La domanda per l'Indicazione Geografica Protetta (IGP) l'Île de Beauté è particolarmente forte.
Tuttavia, altre aree in Francia non stanno andando altrettanto bene. In Provenza, ad esempio, i vini rosati sono stati colpiti da una primavera piovosa e i prezzi sono in calo. Louis Servat, presidente dei broker del Languedoc-Roussillon, segnala una diminuzione generale dei prezzi del 5% rispetto al 2023, con i vini rossi che soffrono maggiormente. La siccità rappresenta un ulteriore problema per molte regioni.
Bordeaux, uno dei vigneti più noti, è alle prese con la peronospora e cerca di bilanciare offerta e domanda, sperando di invertire la tendenza nei prossimi anni. Anche i "grand cru" di Bordeaux stanno affrontando un declino, influenzato dagli alti tassi di interesse che impattano il mercato.
La Valle della Loira è sovraccarica di uve non vendute, il che ha portato a una recessione commerciale, mentre l'Alsazia e la Borgogna stanno rallentando le vendite ma cercano di mantenere un approccio ottimista. Infine, nel sud della Valle del Rodano, nonostante una riduzione della resa del 20% nel 2023, i prezzi non sono aumentati come sperato, aggravando le difficoltà per i viticoltori.
Questo quadro variegato mostra che, mentre alcune regioni riescono a navigare la tempesta, molte altre stanno cercando soluzioni per superare un periodo complessivamente critico per l'industria vinicola francese.