Paola Ferrari: "Mia madre tentò di uccidermi. Ebbi un flirt con Berlusconi"
La giornalista torna sullo scontro con Diletta Leotta: "Non vorrei che mia figlia fosse come lei"
Paola Ferrari si racconta: "Mia madre ha cercato di uccidermi almeno tre volte, la prima annegandomi". Su Berlusconi: "Ero ferita, decisi di non vederlo più"
Paola Ferrari si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Si parte dai suoi esordi come tra le prime donne nel giornalismo sportivo: "Ho fatto per prima quello che poi è stato imitato da altre. Sono una che vuole sempre abbattere le barriere, aver aperto la strada è un vanto. Ora mi aspetto che le colleghe conquistino altre postazioni, ma a bordo campo ci sono stata per prima io: Nils Liedholm mi faceva portare il tè caldo...".
Paola Ferrari poi racconta delle violenze della madre, colpita da un forte esaurimento, quando era piccola: "Ha cercato di uccidermi almeno tre volte, la prima annegandomi. Si accaniva anche contro mia nonna inferma e le dava delle forbiciate sulle braccia". "Mio padre - svela ancora la giornalista di Novantesimo minuto - si disinteressava: era come se quello che succedeva in casa non lo riguardasse, più tardi ho scoperto che aveva una relazione extraconiugale dal quale era nato un figlio, morto a 45 anni. Oggi papà ha 94 anni e mi occupo di lui. Mia madre non riesco ad andare a trovarla al cimitero". L'infanzia l'ha in qualche modo segnatata, tanto che, dice, "hon ho paura di niente, le violenze mi hanno dato forza di andare contro le avversità: l’aggressività che ogni tanto esprimo è frutto di quello".
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Paola Ferrari torna poi al suo esordio in tv quando fu notata appena 16enne da Enzo Tortora: "Un secondo padre. Mi venne a cercare in tutta Busto Arsizio e disse che avrebbe voluto portarmi in Rai, stava per partire Portobello". Sul suo approdo in Rai su suggerimento di Sandro Mazzola e Tito Stagno poi racconta: "Mi dicevano che non ero mai banale nel mio lavoro".
Paola Ferrari racconta poi di come fu Alba Parietti a farle conoscere il marito Marco De Benedetti e di come fu lui a fare la prima mossa: "Dopo quattro mesi mi ha chiesto di sposarlo. Si è dato molto da fare per conquistarmi, aiutato anche dalla mamma Mita, che era un’amica di Alba e poi è diventata anche amica mia. Lo metteva al corrente dei pranzi ai quali partecipavo e lui passava peril caffè..". La giornalista no dimentica però il corteggiamento di Silvio Berlusconi, che poi non è sfociato in una storia: "Durante una cena nella casa di via Rovani con Montanelli, mi sfilò dai capelli il fermaglio di finta madreperla. “La mia donna non deve indossare nulla di falso”, disse. Ero ferita, decisi di non vederlo più".
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Paola Ferrari infine ritorna sui diversi scontri a mezzo stampa con Diletta Leotta: "È molto brava e porta introiti pubblicitari. Però se mi chiede se vorrei che mia figlia Virginia fosse come lei, allora le rispondo di no. . Nobilitare il nudo con il femminismo mi pare una meschinità: una volta non volevamo sembrare belle ma brave, ora vogliono essere prima di tutto belle, è un passo indietro". Per quanto riguarda invece Melissa Satta, che le ha risposto alle sue critiche dandole della "rosicona", Paola Ferrari afferma: "Mi è spiaciuto: quando ho commentato il suo gesto di togliersi la giacca in trasmissione, era contro le battute maschili che ne sono seguite. Lei ha pensato che ce l’avessi con lei. Non sono invidiosa, piuttosto sono stata invidiata...".