Sandra Milo e la violenza subita: "Denunciare? Non serve a niente". È bufera

Il racconto dell'attrice 90enne durante una puntata di Domenica In ha scioccato tutti: "Un orecchio è distrutto, me l'ha sfracellato"

Crediti Photo Nick Zonna
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Sandra Milo racconta la violenza subita molti anni fa dall'ex compagno Milo Ergas

L’attrice Sandra Milo era ospite a Domenica In il giorno di Pasqua. Non era la prima volta, ma in questa si è lasciata andare alla conduttrice Mara Venier con un racconto molto intimo. Si tratta della violenza che l’attrice 90enne ha subìto molti anni fa da parte del suo ex compagno Milo Ergas, con cui ha avuto sua figlia Debora.

Nel racconto choc la Milo non ha risparmiato i particolari cruenti: "Una volta, stavo filmando un film al Pincio ed ero nella roulotte. Lui è entrato, in un momento di follia mi ha buttato per terra, mi ha preso a calci nella testa e mi ricordo che io pregavo: “Dio mio, fammi morire subito, non resisto più”.

Sandro Milo nella bufera: "Denunciare le violenze non serve a nulla" 

Poi, nel corso dell’intervista ha anche aggiunto: “La produzione aveva sentito tutti questi rumori e lui se n’era andato. Mi hanno preso, io ero per terra sanguinante, avevo la mascella rotta, il naso rotto, le orecchie completamente sfasciate. Mi hanno portato all’ospedale a fare le analisi al cranio perché pensavano che fosse rotto, per fortuna non è stato così. Però ho perso completamente l’uso delle orecchie. Uno è distrutto per sempre, perché me l’ha sfracellato. L’altro l’hanno ricostruito e ci sento, però con un orecchio solo".

Il racconto aveva già sconvolto abbondantemente tutti i presenti e i telespettatori da casa, ma ciò che ha fatto saltare dalla sedia molte persone è stata la risposta dell’attrice alla padrona di casa. Mara Venier infatti si è rivolta all’anziana ospite cosa avesse fatto per denunciare le brutalità subìte, commentando: “Devono andare in galera”, ma Sandra Milo ha gelato tutti in studio ribattendo con una riflessione amara e rassegnata: “Vabbè, è andata così. Non cambia, non si ottiene niente. Sono migliaia di anni che l’uomo è così. Ricordati che il primo assassino della storia è stato Caino”, ha concluso.

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