Biden con Netanyahu perde la pazienza: "Uno stronzo". E Tajani attacca
Il presidente Usa punta ad almeno sei settimane di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In pubblico sostiene il leader di Tel Aviv, ma in privato...
Guerra a Gaza, Tajani: "Ci sono troppe vittime civili"
Lo spaventoso attacco di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre è stato "bestiale, nulla a che vedere con la guerra": lo ha detto a Radio Uno il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Gli autori dell'attacco "sono le nuove Ss, la nuova Gestapo, forse anche peggio", ha aggiunto. "Quello di Hamas non è stato un attacco militare, ma una vera e propria carneficina. Abbiamo visto nei video cose tremende", secondo il vicepremier. Detto questo, "come gli Stati Uniti, chiediamo a Israele, nella giusta difesa della propria sicurezza, di non colpire la popolazione palestinese provocando tante vittime". Il ministro non condivide però le parole della relatrice Onu sui territori palestinesi, Francesca Albanese: "l’attacco di Hamas - ha detto - è stato un attacco militare che puntava alla caccia all’ebreo e che ha avuto risvolti disumani con violenze e profanazioni di cadaveri, cose mai viste. Non è esatto quello che dice la signora Albanese".
"Ci sono troppi morti civili" nella Striscia di Gaza dice anche il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani intervenendo su Rai Radio1 a Ping Pong. Secondo Tajani: "La reazione di Israele (all'attacco subito da Hamas il 7 ottobre, ndr) è sproporzionata ed è giusto spingerlo alla prudenza per quanto riguarda le reazioni militari che coinvolgono la popolazione civile. L'Amministrazione americana sta chiedendo a Netanyahu di non esagerare ed è una posizione che abbiamo tutti. Chiediamo a Israele, nella giusta difesa della propria sicurezza, di non colpire la popolazione palestinese provocando tante vittime". "Noi, come Italia e presidenza del G7 - ribadisce Tajani - siamo per due popoli per due Stati. Israele deve vivere in sicurezza e dare una prospettiva alla popolazione palestinese".
Guerra Israele-Hamas, il piano di Biden per una tregua di sei settimane
Biden adesso non si trattiene più, anche se in pubblico continua a sostenere Israele. In realtà il presidente Usa ha perso la pazienza nei confronti di Netanyahu. Secondo conversazioni private riportate da Nbc News, Biden - si legge su Il Fatto Quotidiano - ha detto in almeno tre occasioni che il primo ministro israeliano è un "asshole", uno "stronzo", perché si ostina a rifiutare un cessate il fuoco per Gaza. Biden ha affermato che gli Stati Uniti hanno lavorato "giorno e notte" per concordare una pausa di sei settimane nei combattimenti tra Israele e Hamas come inizio verso un cessate il fuoco più lungo. Ha affermato che "gli elementi chiave dell’accordo sono sul tavolo", anche se rimangono dei nodi da sciogliere. Biden non vuole una massiccia offensiva di Israele a Rafah senza un "piano credibile" per proteggere più di un milione di persone che vi si rifugiano.
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Questa la richiesta avanzata dal presidente Usa Joe Biden al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Biden, ieri al termine dei colloqui con il re di Giordania Abdullah alla Casa Bianca, ha detto che "una grande operazione militare a Rafah non dovrebbe procedere senza un piano credibile per garantire la sicurezza e il sostegno di oltre un milione di persone che si rifugiano" nella città. "Molte persone sono state sfollate più volte in fuga dalle violenze nel nord e ora sono stipate a Rafah, esposte e vulnerabili. Hanno bisogno di essere protetti", ha aggiunto. A nove mesi dalle presidenziali, la posizione di Biden su Israele scontenta il 41% degli americani, secondo un sondaggio di Pew Research. Questo mentre una stragrande maggioranza di cittadini Usa pensa che il presidente 81enne sia troppo anziano per un secondo mandato. Intanto, le sue richieste di nuovi aiuti per Ucraina e Israele affannano nel pantano politico del Congresso.