Boris Johnson, altro che vita da premier: a fare l'oratore incassa oltre 1mln

Da quando ha lasciato Downing Street l'agenda si è riempita di impegni: il mese scorso ha ricevuto oltre 750 mila sterline per tre discorsi

Esteri

Regno Unito,  Boris Johnson da premier a oratore: la nuova vita dell'ex leader del Partito conservatore tra conferenze e incontri 

Era il 7 luglio 2022 quando Boris Johnson ha rassegnato le sue dimissioni da leader del Partito conservatore e da premier, dopo che un'ondata di defezioni ha fatto collassare il suo governo. L'ex premier in un discorso alla nazione a Downing Street aveva assicurato “il massimo sostegno” al nuovo leader, aggiungendo: “Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo, ma nessuno è indispensabile”.

Tant'è che, nonostante il “dolore” e il dispiacere di lasciare la carica da leader, il tanto discusso BoJo non ha perso tempo a rifarsi una vita (più che redditizia). Secondo infatti quanto scrive l'Agi l'ex premier, da quando ha ufficialmente lasciato Downing Street, ha guadagnato oltre un milione di sterline facendo conferenze in giro per il mondo. E la sua agenda è ora più fitta che mai.

Come si legge nei documenti ufficiali forniti al Parlamento, racconta l'Agi, BoJo il mese scorso ha ricevuto oltre 750 mila sterline per tre discorsi pronunciati rispettivamente a una riunione della società di investment banking Centerview Partners, a un evento dell'Hindustan Times e in occasione di un appuntamento organizzato dalla Cnn a Lisbona.

A queste, si aggiungono altre 276 mila sterline per aver preso la parola davanti al Consiglio degli agenti assicurativi, per un totale di 1.030.780 sterline guadagnate in pochi mesi.Non solo il conto di BoJo si riempie ma anche la sua agenda non langue: oltre agli impegni citati, c'è stata una conferenza sulla criptovaluta a Singapore e la Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto, alla quale Johnson ha partecipato in qualità di "umile soldato del Partito conservatore, in un ruolo di supporto", come si è affrettato a specificare.

Senza contare il desiderio espresso di tornare al giornalismo e di completare una biografia di Shakespeare che aveva iniziato prima di entrare a Downing Street. E se la carriera di conferenziere non sembra andargli affatto male, la politica per il momento accantonata potrebbe sempre tornare, come ha velatamente indicato lui stesso nel suo discorso di commiato da premier, citando Cincinnato e il suo ritorno all'aratro:  un paragone con il console romano richiamato in servizio dai senatori come dittatore nel 458 a.C. per soccorrere il console Lucio Minucio Esquilino Augurino assediato dagli Equi su un monte vicino a Roma.

Un'ipotesi che già lo scorso ottobre si era palesata all'epoca delle dimissioni del suo successore Liz Truss quando si era insistentemente vociferato di una sua ridiscesa in campo che tuttavia alla fine non si era concretizzata.

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