Caso Telegram, il presidente della Duma (Russia): "Usa dietro l'arresto di Durov"

Il fondatore dell'app di messaggistica rimarrà in custodia della polizia francese per altre 48 ore. Secondo i Servizi segreti russi non darà alcuna informazione all'Occidente

di Redazione
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Pavel Durov

Esteri

Pavel Durov, fondatore di Telegram arrestato sabato scorso, rimarrà in custodia della polizia francese per altre 48 ore

Altre 48 ore in custodia della polizia francese per Pavel Durov, il Ceo e fondatore di Telegram. Lo ha fatto sapere il procuratore di Parigi, dopo che ieri sera è stata decisa l'estensione della sua custodia. È accusato di reati legati alla sua piattaforma su sospette transazioni illecite, pornografia infantile e frode sull'app, nonché il rifiuto di comunicare informazioni alle autorità

Durov, di origine russa ma naturalizzato in Francia, è stato arrestato sabato 24 agosto e sulla sua app di messaggiastica è stata aperta un'indagine a carico di ignoti che conta ben 12 capi di imputazione. Al momento, la procura non ha specificato se il fondatore di Telegram sia formalmente accusato di qualche reato.

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Francia: arresto per motivazioni non politiche

Nonostante il presidente francese Emmanuel Macron abbia detto chiaramente che l'arresto del fondatore di Telegram non è da considerarsi un caso politico, c'è qualcuno che non la pensa come lui. Il portavoce del Cremlino, Dmitir Peskov, ha detto, come riportano i media russi, che il caso Durov "può essere considerato politico, se la Francia non fornisce prove serie della sua colpevolezza". La Russia, ha aggiunto Peskov, "è pronta a fornire l'aiuto e l'assistenza necessari, ma qui la situazione è complicata dal fatto che Durov è anche cittadino francese".

“Le accuse, infatti, sono molto gravi e richiedono prove altrettanto serie. Altrimenti si tratta di un tentativo di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe dire, anche di intimidazione diretta nei confronti del capo di una grande azienda", ha spiegato Peskov. "Si tratterebbe proprio di un caso politico, cosa che ieri Macron ha smentito", ha aggiunto il portavoce del Cremlino parlando con la stampa.

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Le ipotesi della Russia sull'arresto di Durov

Oltre al caso politico, ci sono altre ipotesi che i massimi esponenti politici russi stanno portando alla luce. Secondo il presidente della Duma di Stato russa, la Camera bassa del Parlamento, Vyacheslav Volodin, la detenzione del fondatore di Telegram Pavel Durov è probabilmente legata alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti

Ha detto, sul suo canale Telegram: "È Washington la vera causa dell'arresto di Durov. È importante che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden prenda il controllo di Telegram in vista delle elezioni". "Telegram è una delle poche e, allo stesso tempo, una delle più grandi piattaforme Internet al di fuori dell'influenza degli Stati Uniti", ha fatto notare Volodin. "Allo stesso tempo", prosegue il politico, "opera in un gran numero di Paesi di loro interesse. Spiare le persone tramite i social media, la loro totale censura e sottomissione, anche tramite ricatto sotto le mentite spoglie di minacce di vario genere, sono i metodi tradizionali di controllo politico e influenza esterna di Washington".
   
Secondo il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, le autorità francesi hanno arrestato il fondatore di Telegram Pavel Durov "su consiglio di qualcuno, sperando di ottenere l'accesso ai codici di crittografia" dell'app di messaggistica. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.

Infine, il direttore dei Servizi segreti esteri della Russia, Serghei Naryshkin, si è detto certo che il fondatore di Telegram non divulgherà informazioni sensibili all'Occidente. Sempre la Tass riporta: "Mi aspetto che non lo farà", ha affermato Naryshkin alla stampa che gli chiedeva se a Mosca ci fossero preoccupazioni riguardo al fatto che Durov trasmettesse informazioni sensibili per la Russia.

Chi era con Durov al momento dell'arresto

Le persone che accompagnavano il fondatore di Telegram, Pavel Durov, durante il suo arresto in Francia sono stati rilasciati dopo essere stati interrogato. Lo scrive Le Figaro citando una fonte delle forze dell'ordine francesi. Si trattava della sua guardia del corpo e del suo assistente, nonché della presunta fidanzata, Yulia Vavilova. La ragazza, ricorda ancora Le Figaro, si definisce sui social come "crypto coach", ovvero una consulente e investitrice di criptovalute. Presumibilmente Durova e Vavilova hanno una relazione stretta. La donna sembra sparita dopo il fermo dei tre.

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