Elezioni Israele: "Vicini a una grande vittoria". Il ritorno di "Re" Netanyahu

Gli ultimi exit poll lo danno in vantaggio sui partiti del governo uscente: 61-62 seggi e maggioranza, grazie all'alleanza con l'ultradestra

Esteri

Elezioni Israele, "Re Bibi" e l'ultradestra al governo. Affluenza record

Israele è tornato al voto per la quinta volta negli ultimi 3 anni e mezzo e i risultati, seppur non ancora definitivi, sembrano indicare la vittoria di Benjamin Netanyahu e l'ascesa dell'ultradestra. "Re Bibi" è tornato: a poco più di un anno dall'arrivo del potere di quel "governo del cambiamento" targato Bennett-Lapid che aveva messo fine al suo regno incontrastato di 12 anni, Netanyahu punta di nuovo a guidare Israele. Secondo gli exit poll, il blocco che fa capo al leader del Likud avrebbe conquistato la maggioranza per un soffio, 61-62 seggi, contro i 54-55 del governo uscente del premier Yair Lapid.

Nonostante siano state le quinte elezioni nel giro di tre anni e mezzo, l'affluenza è stata da record: alle 20 era del 66,3%, il dato più alto dal 1999. Anche la partecipazione dell'elettorato arabo, prevista molto bassa, ha avuto un'impennata nelle ultime ore prima della chiusura dei seggi. "Siamo vicini a una grande vittoria", dice Netanyahu dopo il voto in Israele. Esulta Sionismo Religioso: come atteso, l'alleanza di estrema destra tra il partito di Bezalel Smotrich e Otzma Yehudit di Itamar Ben Gvir ha compiuto un ulteriore, grosso, balzo in avanti e viene dato a 14-15 seggi, oltre il doppio rispetto alle precedenti elezioni del 2021.

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