Francia/ Macron si ricandida: sfidanti deboli e guerra... ecco perché vincerà

Il presidente uscente è il favorito, nei sondaggi rimane in testa al 25% (dopo di lui Le Pen e Zemmour)

Di Pietro Mancini
Esteri
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Presidenziali 2022 Francia, Macron in testa: sfidanti deboli e la guerra in Ucraina tra le ragioni pro-Emmanuel

Presidenziali 2022: dopo la discesa in campo, ufficiale, dell’attuale inquilino dell’Eliseo, gli ex primi ministri, Manuel Valls e Jean-Pierre Raffarin, hanno annunciato che sosterranno la rielezione, ad aprile, di Emmanuel Macron, 44 anni, di Amiens.

I due ex capi di governo hanno motivato le loro decisioni nel contesto delle tensioni internazionali e della guerra in Ucraina. Su questo fronte, Macron è l’unico Presidente europeo, che ha un canale diretto di comunicazione con Putin.

L’ex primo ministro (durante la presidenza di Hollande e la strage islamista al Bataclan), Manuel Valls, ex socialista,  ha invitato a "unirsi dietro l'unica scelta possibile", votando per  Macron al primo turno delle elezioni presidenziali, e ha aggiunto: “Come molti repubblicani di tutte le convinzioni, dal 10 aprile, voterò per Emmanuel Macron”. L’eventuale ballottaggio si terrà dopo due settimane, il 24 aprile.

Valls-nato a Barcellona, figlio di un pittore catalano e di un’insegnante ticinese-ha motivato la sua scelta anche con "ragioni politiche”, ritenendo che "questa campagna stia gettando una luce lampante sui fallimenti delle due famiglie politiche (la destra e la sinistra),che hanno strutturato, a lungo, la vita democratica in Francia" .

Il sostegno di Valls è stato annunciato subito dopo quello di un altro primo ministro, di destra, Jean-Pierre Raffarin. “Questo quinquennio rimarrà, senza dubbio, uno dei più difficili della nostra storia: il Presidente è stato all'altezza della funzione, sono lieto per la sua ricandidatura e lo sosterrò”, ha spiegato l'ex premier del governo del gollista Jacques Chirac, che ha lasciato Les Républicains diversi anni fa.

(segue)

"Ho riflettuto molto su questo argomento, perché ho considerazione e affetto per Valérie Pécresse, già ministra con Sarkozy, ma la pericolosità della situazione internazionale di oggi toglie ogni esitazione. È giunto il momento dell'unità nazionale, dobbiamo riunirci dietro il capo del nostro esecutivo”. Qualora prevalesse, il Presidente lascerebbe l’Eliseo nel 2027, dopo 5 anni, a differenza di Mattarella, che resterà al Quirinale altri 7 anni.

 Nei sondaggi, Macron rimane, saldamente, in testa al 25%.

È seguito dai candidati di estrema destra, madame Marine Le Pen, al 17%, ed Éric Zemmour (14%). Il quarto posto va, invece, al leader della France Insoumise (LFI, sinistra massimalista), Mélenchon, dato al 12,5%, che precede candidata di Les Républicains, madame Valérie Pécresse, in calo al 12%.

 

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