Gas ed energia, nuovo accordo. Di Maio: “Intesa col Mozambico”

Il piano dell'Italia per affrancarsi dalla Russia: nuovo accordo italiano con il Mozambico per una partnership energetica

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in Mozambico
Esteri
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Gas, Di Maio, accordo su energia anche con Mozambico

"Anche in Mozambico abbiamo raggiunto l'accordo per rafforzare la partnership energetica tra i nostri Paesi. Le massime autorita' locali mi hanno confermato la loro disponibilita'". Lo ha annunciato su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in visita nel Paese africano insieme all'amministratore delegato Di Eni, Claudio Descalzi. "Cosi' come gia' fatto con Algeria, Qatar, Congo e Angola, continuiamo a consolidare rapporti sull'energia, in modo da renderci autonomi dal gas russo e tutelare famiglie e imprese italiane", si legge ancora nel post del titolare della Farnesina". E' solo l'ultima mossa del piano italiano per affrancarsi dalla Russia.

CLO', "BENE MOZAMBICO PER RIDURRE DIPENDENZA GAS MA GUARDARE ANCHE A EASTMED"

L'accordo in Mozambico per rafforzare la partnership energetica tra Maputo e l'Italia "va nella direzione giusta". Anche le iniziative dei giorni scorsi in Algeria e in Qatar "sono lodevoli" anche se avranno effetti soprattutto sul medio più che sul breve termine. "Nel Mediterraneo, in cui si stima che siano stoccati sottoterra circa 3,5 mila miliardi di metri cubi di gas naturale, ci sarebbe una grande opportunità in particolare con il progetto del gasdotto EastMed che potrebbe essere realizzato in non troppo tempo. Certamente bisognerebbe prima risolvere i problemi diplomatici tra Cipro e la Turchia ma c'è una grande opportunità".

Ad affermarlo all'Adnkronos è il direttore della Rivista Energia, Alberto Clò dopo che oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio insieme all'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi si sono recati in Mozambico. Una missione, questa, che punta a ridurre la dipendenza dal gas russo che arriva dopo quelle, con analoghe finalità, in Algeria, Qatar, Congo e Angola. Per l'ex ministro dell'Industria queste iniziative vanno nella direzione giusta per ridurre la dipendenza dell'Italia dal gas russo nel medio termine.

"Per quanto riguarda il breve termine è difficile reperire quantitativi sufficienti per sostituire completamente il gas russo che comunque in questo momento sta comunque continuando ad arrivare. Algeria, Qatar non hanno una grande capacità disponibile nel breve tempo. Anche per quanto riguarda l'Azerbaigian o il Mozambico ci vuole un po' più di tempo", sottolinea Clò suggerendo la necessità di "sfruttare altre opzioni che possano permettere di ridurre la dipendenza dal gas russo in un tempo più breve come ad esempio l'Eastmed". L'economista contesta comunque che sia possibile, come sostiene la Commissione Ue, sostituire i due terzi delle importazioni russe entro fine anno.

"Non siamo in grado di sostituire i 2/3 delle importazioni dalla Russia, che sono pari a 100 miliardi di metri cubi. Ci crea solo delle illusioni. Non siamo in grado di fare a meno del gas russo nel breve termine", sostiene Clò. Anche perché, rileva, "molti paesi nel mondo in questo momento si stanno rivolgendo all'Algeria, all'Egitto, al Qatar...Il rischio, poi, è che si crei una competizione tra paesi europei con il risultato di far aumentare i prezzi". 

 

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