Esteri
Ucraina, rischio poliomielite, tubercolosi, HIV. Bomba parallela alla guerra
La diffusione delle malattie infettive si espandono con la guerra. L’Ucraina aveva già un quadro problematico e con il collasso della sanità nazionale...
Ucraina, la guerra può esasperare la diffusione della tubercolosi multiresistente e altre malattie. Una parte dei profughi va aiutata e curata
Senza acqua, servizi igienici, con le strade distrutte e le strutture sanitarie in macerie avanzano le malattie infettive. E’ l’altra faccia della guerra che in queste ore affrontano gli ucraini.
L’OMS, prima che iniziasse il conflitto, ha valutato l'Ucraina come uno dei Paesi al mondo con maggiore diffusione della tubercolosi multiresistente (MDR). Circa 32.000 persone sviluppano la tubercolosi attiva ogni anno e un terzo dei nuovi casi di tubercolosi sono resistenti ai farmaci. Il 22% delle persone affette da tubercolosi in Ucraina ha l'HIV e la tubercolosi è la principale causa di morte tra coloro che convivono con l'HIV. La Tubercolosi (causata dal Mycobacterium tuberculosis) distrugge lentamente i polmoni e si può trasmettere per via aerea, attraverso la saliva, le secrezioni respiratorie, gli starnuti o i colpi di tosse. Ma nelle condizioni di chi scappa da una guerra non c’è tempo per pensare alla profilassi. Tanto più e difficile curarsi.
La multiresistenza ai farmaci si verifica quando le persone non si sottopongono più alle cure quotidiani. La concentrazione nei bunker, gli affollamenti e le condizioni igieniche di fortuna possono rappresentare un problema serio per la diffusione delle malattie infettando altre persone. Anche se il processo di morte è lento intanto si possono contagiare le persone circostanti. Il processo di trasmissione e riduzione delle cure è aumentato tra il 2020 e il 2021, a causa delle difficoltà sanitarie indotte dalla diffusione della Sars-Cov2.
Ucraina, il CDC degli Stati Uniti in Ucraina da 10 anni per limitare la diffusione dell’HIV
L’Ucraina, con la Federazione Russa, ha il peggior dato di diffusione dell’HIV/AIDS di tutta l’Europa orientale, spiega l’Unicef. E con i bombardamenti e le cure interrotte il quadro tenderà ad aggravarsi. Circa l'1% della popolazione ha l’HIV/AIDS. Nei gruppi a rischio la situazione è però più preoccupante: il 7,5% negli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e quasi il 21% nelle persone che si iniettano sostanze stupefacenti. La questione è così problematica che i CDC degli Stati Uniti (i Centers for Disease Control and Prevention), Paese molto presente in Ucraina, hanno istituito nel 2010 un ufficio “per rafforzare la capacità del governo e dei partner di prevenire, rilevare e rispondere alle minacce emergenti per la salute pubblica globale”.
Da più di 10 anni gli Usa aiutano gli ucraini in vari campi sanitari, in particolare nel controllo dell'epidemia di HIV. “CDC collabora con il Ministero della Salute ucraino (MOH)”, spiega il CDC sul suo sito ufficiale, “il Centro di salute pubblica dell'Ucraina (UPHC) e altri partner locali e internazionali per ottenere il controllo dell'epidemia di HIV. Inoltre, CDC supporta l'Ucraina nel rafforzamento della capacità di laboratorio, sorveglianza e forza lavoro per combattere le epidemie. CDC supporta anche la risposta dell'Ucraina al COVID-19”.
Ucraina, la guerra può esasperare la diffusione della poliomielite
La guerra ha anche sospeso in Ucraina una campagna di tre settimane che il Paese aveva dedicato alla vaccinazione per la poliomielite, altro problema riscontrato in Ucraina. Lo scorso anno sono stati individuati due casi nell’ovest del Paese, ha scritto la rivista Nature, il più recente è stato individuato a dicembre. Il tasso di copertura vaccinale contro la poliomielite in Ucraina è stato considerato insufficiente nel 2021. La poliomielite è una malattia infettiva acuta. Il poliovirus si diffonde da persona a persona attraverso feci e saliva, il più delle volte attraverso mani sporche, cibo e acqua infetti. Ogni bambino e adulto non vaccinato può contrarre la poliomielite. Ma i bambini di età inferiore ai cinque anni sono i più suscettibili al virus della poliomielite. I bambini ricevono la prima vaccinazione nei primi mesi di vita. Nel 2019, oltre il 78% dei bambini di età inferiore a un anno è stato vaccinato in Ucraina. La poliomielite è caratterizzata da danni al sistema nervoso centrale e paralisi, che possono portare alla morte. La poliomielite non può essere curata. Ma è la vaccinazione che previene questa malattia mortale.
L’1° febbraio scorso è stata lanciata una campagna per vaccinare circa 140.000 bambini ma è stata interrotta a causa del conflitto armato.
La Global Polio Eradication Initiative, partnership pubblico-privata guidata dai governi nazionali con partner l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il Rotary International, i CDC e l’UNICEF, Bill & Melinda Gates Foundation e Gavi, scriveva così nel 2022 in merito alla polio, prima dell’inizio del conflitto: “È importante che tutti i Paesi, in particolare quelli con viaggi frequenti e contatti con paesi e aree colpiti dalla poliomielite, rafforzino la sorveglianza... al fine di rilevare rapidamente qualsiasi nuova importazione di virus e facilitare una risposta rapida”.
La profilassi dovrebbe valere altrettanto oggi, ponendo particolare attenzione ai fenomeni, vista la migrazione dei profughi costretti a scappare ai bombardamenti. In Europa ne sono attesi 2 milioni.
In più c’è da aggiungere che quando la Russia ha invaso il 24 febbraio, l'Ucraina stava uscendo dalla prima ondata di Omicron, che aveva raggiunto il suo picco proprio quel mese. I test COVID-19 sono stati interrotti dall'inizio del conflitto, ha spiegato l’OMS.