Golpe in Sudan, paramilitari all'attacco del Palazzo presidenziale
L'ambasciata a Khartum: "Gli italiani non lascino le proprie abitazioni". Tajani: "Cessare le violenze"
Sudan: paramilitari, controlliamo palazzo presidenziale
Le forze di supporto rapido (Rsf) del generale Mohamed Hamdane Daglo in Sudan hanno annunciato di aver preso il controllo del palazzo presidenziale del capo dell'esercito Abdel Fattah al-Burhane, che governa di fatto il Sudan dopo il putsch dell'ottobre 2021. Nel suo terzo "comunicato al popolo" da quando questa mattina sono scoppiati violente scrontri nelal capitale, il gruppo paramilitare composto da ex miliziani del Darfur afferma di controllare "il palazzo presidenziale, "l'aeroporto di Khartum", oltre a diverse altre "basi in diverse province". Di fronte, l'esercito assicura che le informazioni fornite dalla Fsr sono "bugie".
Sudan: esercito smentisce controllo paramilitari Pal.Republicano
Ma l'esercito sudanese ha smentito che il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (Rsf nell'acronimo in inflese) controlli il palazzo presidenziale, il Palazzo Repubblicano e ha assicurato che ci sono gia' disertori. "Le Forze di Supporto Rapido diffondono notizie false dall'esterno del Sudan", si legge in un comunicato delle Forze Armate sudanesi. L'esercito ha anche riferito che il comandante delle forze paramilitari nello Stato del White Nilo ha consegnato "tutte le sue forze, gli accampamenti e l'equipaggiamento al comando dell'esercito nello Stato e annuncia che si unira' alla lotta" (sarebbe la prima unita' paramilitare a disertare dai ranghi). L'esercito ha gia' definito l'Rsf -il cui leader e' il vicepresidente del Sovrano Consiglio e numero due dell'Esercito, Mohamed Hamdan Dagalo, alias "Hemedti"- come "milizie ribelli".
Sudan: paramilitari, preso l'aeroporto di Khartoum
I paramilitari sudanesi affermano di aver preso il controllo dell'aeroporto di Khartoum, mentre vanno avanti da settimane le rivalità tra i due generali dietro il colpo di Stato del 2021. In precedenza testimoni hanno riferito di "combattimenti" ed esplosioni nei pressi di un quartier generale dei paramilitari delle Forze di sostegno rapido (RSF) del generale Mohamed Hamdane Daglo nel sud di Khartoum, mentre i giornalisti dell'Afp hanno udito spari nei pressi dell'aeroporto e nei sobborghi settentrionali.
Sudan: Tajani, 'cessare violenze, italiani restino a casa'
"Seguo con attenzione quanto sta succedendo a Khartoum. La nostra Ambasciata, pienamente operativa, ha avvisato i connazionali di restare in casa. L'Unità di Crisi monitora gli sviluppi. Appello al dialogo e a cessare le violenze". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
Sudan: ambasciata a Khartum,"italiani non lascino abitazioni"
L'Unita' di crisi della Farnesina ha invitato gli italiani presenti a Khartum, in Sudan, a non lasciare le proprie abitazioni mentre nella capitale sono in corso pesanti combattimenti. "Sono in corso, nella giornata di sabato 15 aprile, scontri a fuoco a Khartum. L'aeroporto e' stato al momento chiuso e molte strade risultano bloccate", si legge nell'aggiornamento sul sito Viaggiare sicuri, "ai connazionali al momento presenti, si raccomanda di non lasciare la propria abitazione ed esercitare massima prudenza".