Regno Unito, ragazza stuprata nel metaverso: aperta un'indagine
La minorenne indossava un visore e stava giocando ad un gioco virtuale quando il suo avatar è stato accerchiato. Autorità: "Potrebbe aver riportato dei traumi"
16enne stuprata nel metaverso, aperta un'indagine: il primo caso nel Regno Unito
La polizia britannica ha aperto un'indagine su un'aggressione sessuale “virtuale” ai danni di una ragazza di 16 anni. Lo scrive Repubblica che specifica che la ragazza indossava un visore per la realtà virtuale e stava giocando a un gioco immersivo nel Metaverso quando il suo avatar è stato accerchiato. Sebbene la minorenne non abbia riportato danni fisici, alcune fonti della polizia sottolineano come possa aver vissuto un danno psicologico alla stregua delle donna vittime di violenza.
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La questione se lo stupro virtuale sia "davvero stupro" risale almeno al 1993, quando il Village Voice pubblicò un articolo di Julian Dibbell su "uno stupro nel cyberspazio". L'articolo di Dibbell riportava come le persone dietro gli avatar, aggrediti sessualmente in una comunità virtuale, provassero emozioni simili a quelle delle vittime di stupro fisico. Come riporta "Il Messaggero", il Ministro dell’Interno britannico, James Cleverly, ha dichiarato che "è facile liquidare questo incidente come se non fosse reale, ma la caratteristica predominante di questi spazi virtuali è proprio quella di risultare incredibilmente realistici e coinvolgenti".
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