Guerra commerciale, la Cina chiama l'Europa: "Collaboriamo". Ue spiazzata, c'è l'incognita Trump
Telefonata all'alba tra Wang e Sefcovic, i rispettivi responsabili del Commercio
Guerra commerciale, prove di dialogo Cina-Ue. Ma isolare gli Stati Uniti è pericoloso
La Cina ha fatto la sua mossa dopo la conferma dei dazi da parte degli Stati Uniti e l'ulteriore aumento dei tassi al 125%. Prima ha risposto a Trump con controdazi dell'84% e poi ha cercato la sponda con l'Unione europea. Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha chiamato il commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic, e ha assicurato che la Cina e l'Ue "mantengono il sistema commerciale multilaterale basato su regole", che dà "stabilità e certezza all'economia e al commercio mondiale". Lo ha riferito oggi il ministero cinese, sottolineando che Wang ha criticato le tariffe recentemente imposte dagli Stati Uniti sulle merci cinesi, affermando che "violano gravemente gli interessi legittimi di tutti i paesi, violano le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio, danneggiano il sistema commerciale multilaterale basato su regole e compromettono seriamente la stabilità dell'ordine economico mondiale".
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"È un tipico atto di unilateralismo, protezionismo e molestie economiche", ha detto il funzionario cinese, aggiungendo che "non ci sono vincitori in una guerra commerciale e non c'è via d'uscita dal protezionismo". Da parte sua, Sefcovic, che ha visitato la Cina di recente, ha affermato che le tariffe imposte dagli Stati Uniti ai suoi partner commerciali "hanno gravemente colpito il commercio internazionale e hanno avuto gravi conseguenze per l'Europa, la Cina e i paesi vulnerabili". "L'Ue è disposta a lavorare con gli altri membri dell'OMC, compresa la Cina, per garantire congiuntamente il normale funzionamento del commercio mondiale", ha affermato il funzionario continentale, che ha aggiunto che "l'UE attribuisce importanza alle sue relazioni economiche e commerciali con la Cina ed è disposta a rafforzare il dialogo e la comunicazione con Pechino per promuovere l'espansione dell'accesso al mercato bidirezionale". Ma Sefcovic non ha preso le distanze da Trump, l'Europa resta strettamente legata agli Stati Uniti e tra i 27 Paesi ci sono idee discordanti sulle mosse da compiere. Una situazione di stallo dagli scenari imprevedibili.