Guerra Russia Ucraina, dialogo senza dogmi tra due persone

Una conversazione tra due persone che hanno tesi opposte ma che (stranamente) non degenera

L'opinione di Giacomo Costa
Esteri
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Guerra Russia Ucraina, dialogo tra persone che hanno tesi opposte ma sono realmente interessati alle idee dell’altro

Breve introduzione al dialogo. Non dirò se questo sia la registrazione di un dialogo vero, o un dialogo inventato, da me o da altri. Altre sono le caratteristiche di questa conversazione su cui vale la pena di soffermarsi. L’esordio avviene con l’affermazione di tesi opposte, ma, stranamente, non degenera. Anzi i Sig. X e Y, come li chiameremo, sembrano realmente interessati alle idee l’uno dell’altro, e non assumono mai posizioni assertive o dogmatiche. Il lapsus in cui cade il Sig. Y, subito rilevato dal Sig. X, è frequente nelle conversazioni e discussioni attuali di tutti gli italiani. Non si realizza mai un pieno accordo. E vi è naturalmente una fine della conversazione, ma non una vera conclusione. La conclusione resta sospesa, e la posizione del Sig. Y un po’ enigmatica.

Sig. X: se la guerra Russia-Ucraina si è ora manifestata per quello che è probabilmente sempre stata e da ben prima della recente invasione, una guerra tra USA e Russia, e se gli USA ormai in prima persona sono impegnati a costruire nuove armi per l'esercito ucraino, se persino la piccola ecatombe di generali russi è stata ottenuta grazie alle informazioni USA, cosa dovremmo fare noi italiani?

Dissuadere entrambi i rivali, direi, dal proseguire questa guerra insensata e pericolosa. Certo non assecondare gli USA. Certo non inviare le nostre armi, di cui il governo ucraino si farebbe un baffo e nel caso migliore venderebbe all'Arabia Saudita o all'Iran o magari all'Afghanistan. E tanto meno rinunciare ad acquistare il gas e il petrolio dalla Russia. Rinunciarci per i begli occhi di Biden o magari Trump? Perché loro possano affermare che sono superiori alla Russia? Credo che si tratti di infantilismo allo stato puro da parte loro, e di servilismo sciocco da parte nostra.

Sig. Y: Ma non è una guerra Usa-Urss.

Sig. X: Come ho detto, lo è ora diventata e probabilmente questa è solo l'ultima puntata. Incidentalmente, voleva dire “Usa-Urss” o “Usa-Russia”?

Sig.Y:  Sì ho sbagliato. Russia.

Sig. X: Così avevo capito. Forse potrebbe dare un piccolo cenno di spiegazione della Sua opinione presumo ponderata...

Sig. Y: Si certo. C’è una guerra fredda purtroppo nuova fra Russia e USA, per colpa soprattutto della prima. Ma gli USA non hanno interesse a espandersi, mentre la Russia si. La guerra è fra Ucraina e Russia. E noi giustamente aiutiamo chi ha ragione.

Sig. X: Beh, il disaccordo tra noi verte in parte 1) sui fatti, in parte 2) sulle parole. Come esempio di 1), la nuova “guerra fredda” dura, a mio avviso, da almeno vent'anni. Oppure, i russi avrebbero interesse a espandersi. Non credo proprio. Vogliono pazzescamente vogliono la neutralità dell'Ucraina, che non è, mi pare, la stessa cosa. Di 2), non ci sono truppe USA in Ucraina. Giusto. Gli USA non sono un alleato dell'Ucraina. Vero. Si potrebbe anche dire, gli USA non hanno dichiarato guerra alla Russia. Ma basta questo per affermare che gli USA non sono in guerra con la Russia, tramite l'Ucraina? Io avevo pensato che le ragioni proposte all’inizio fossero sufficienti per non credere al Suo resoconto, piacevolmente, confortevolmente semplice, della situazione: che bello, ci sono i buoni e i cattivi e noi, vedi un po', siamo dalla parte dei buoni.

Sig. Y: Ho seguito abbastanza attentamente la vicenda e sono giunto a queste conclusioni, forse sbagliate.

Sig. X: Guardi, credo che le nostre opinioni siano tutte basate su ipotesi azzardate, congetture, impressioni. Io vorrei chiederLe, come a una persona di una certa saggezza, cosa pensa della dichiarazione seguente fatta recentemente a Ramstein dal Segretario della Difesa USA, alla presenza approvante del Segretario di Stato: "Vogliamo rendere più difficile per la Russia minacciare i suoi vicini e indebolirla in questo senso” Quindi ha ribadito: “Vogliamo essere sicuri che non abbiano più le capacità per bullizzare i loro vicini, quelle che avevano prima che iniziasse il conflitto in Ucraina“.

Dunque le 40 nazioni riunite dagli USA, tra cui quelle della Nato ma non solo, affidano alla sola Ucraina il compito non solo di respingere l'esercito russo, ma di disarmare la Russia: alquanto improbabile! Inoltre, il problema della sicurezza internazionale è visto in termini puramente militari: Si risolve non con la politica e la diplomazia, ma disarmando la Russia Io che non sono un esperto di politica internazionale lo trovo molto allarmante. Credo che Kissinger, Kennan, non ragionerebbero così...

Sig. Y: Anche io non ne so abbastanza per capire che cosa stia succedendo. Ma sono con la NATO e contro Putin per ovvie ragioni.

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