Guerra, Shevchenko: "Bombardato l'aeroporto, proprio dove vive mia madre"
L'ex fuoriclasse del Milan: "Oggi tocca a noi ucraini perchè confiniamo con la Russia, ma domani Putin con chi se la prenderà? Bisogna intervenire"
Guerra, Shevchenko: "Angosciato per mia madre. Putin è un assassino"
Da otto giorni si combatte in Ucraina, la Russia non ha nessuna intenzione di interrompere questa guerra. La capitale Kiev e le altre principali città vengono bombardate da giorni, i missili hanno distrutto palazzi, scuole, chiese e ucciso anche migliaia di civili. Il messaggio dell'ex campione del Milan Andry Shevchenko a San Siro prima del derby milanese di Coppa Italia ha commosso tutti. Ma Sheva vuole fare di più. "Dal 24 febbraio scorso - spiega Shevchenko a Repubblica - sono concentrato solo su questo, giorno e notte: come aiutare il mio Paese e la mia gente, come fermare al più presto questa guerra, come raccogliere fondi, come fare in modo che il resto del mondo sia informato costantemente sulla tragedia dell’Ucraina. Ho provato a portare via la mia famiglia ma non vogliono lasciare Kiev, questo è lo spirito ucraino".
"Quello che accade - prosegue Shevchenko a Repubblica - è inumano, non bisogna smettere di parlarne. Abbiamo bisogno di sentire il sostegno della comunità internazionale in ogni momento. I primi ad essere colpiti sono stati gli aeroporti, per i segnali militari. Mia mamma abita molto vicino a un aeroporto, mi ha chiamato alle 4 di mattina, ha sentito la prima esplosione, la casa tremava. La mia famiglia la sento ogni venti minuti. Stavo andando da loro, lo spazio aereo è stato chiuso. Mia zia è rimasta 4 giorni sottoterra, senza uscire. Putin è un assassino. Ora il bersaglio siamo noi, che confiniamo con la Russia. Ma poi a chi toccherà?".