Guerra Ucraina, 10 oligarchi russi al Tar per ville e yacht sequestrati
Raffica di procedimenti nei tribunali italiani per i ricorsi dei paperoni russi contro i sequestri
Oligarchi russi, raffica di ricorsi contro i sequestri di beni di lusso
"Dietro la guerra in Ucraina c’è una battaglia tutta italiana". Lo racconta il Corriere della Sera, in riferimento a "quella fra lo Stato e 28 oligarchi russi che nella Penisola possiedono ville, yacht, aerei e società". Si tratta di nomi "parte della lista nera stilata dall’Unione europea dopo l’invasione dell’Ucraina, quando si sono visti congelare i patrimoni per un valore globale di circa 2,7 miliardi di euro".
Come spiega il Corriere della Sera, "in dieci hanno fatto ricorso al Tar del Lazio, competente a giudicare sulla materia, invocando per lo più un difetto di base: i beni in questione non sarebbero di proprietà delle singole persone fisiche ma di vari trust i cui benefici, a loro dire, non sono riconducibili agli oligarchi «listati». C’è dunque una battaglia legale in corso che si traduce in una decina di procedimenti".
Ma nell'unico arrivato a sentenza è stato dato ragione all'Italia. Come spiega il Corriere della Sera, "è la causa fra lo Stato italiano e Alexey Alexandrovitz Mordashov, il miliardario indicato da Forbes come il più ricco di Russia con i suoi 29,1 miliardi di euro di patrimonio familiare. Comproprietario della Rossiya Bank, la banca personale di molti alti funzionari di Mosca, principale azionista del colosso industriale Severstal, Mordashov aveva fatto ricorso contro il «sequestro» dello yacht Lady M ormeggiato dalle parti di Sanremo, un 60 metri da 65 milioni di euro battente bandiera delle Isole Cayman". Ma ha perso.