Guerra, l'Ucraina chiede l'aiuto dei musei per salvare le proprie collezioni
L’ICOM ha organizzato un webinar con due curatori ucraini per chiedere il supporto del mondo dell’arte
Guerra Russia-Ucraina: l'appello dei musei per salvare i beni culturali
In Ucraina, la guerra sta causando una catastrofe anche culturale e i musei locali chiedono supporto per salvare le proprie collezioni. L’ICOM, la rete internazionale dei musei, ha organizzato un webinar con due curatori ucraini allo scopo di testimoniare la situazione difficile in cui versa il Paese e chiedere così il supporto del mondo dell’arte.
Infatti, sono a rischio i monumenti del patrimonio mondiale dell’umanità come la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, il centro storico medievale di Leopoli o la scalinata Potemkin di Odessa. L'ICOM condanna fermamente la violazione dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina da parte delle forze militari russe, manifestando la propria preoccupazione per i rischi a cui vengono sottoposti i professionisti dei musei ucraini e le loro collezioni.
L'ICOM ha ricordato a tutti i governi i doveri internazionali in merito alla Convenzione UNESCO del 1970, che riporta le misure da adottare per contrastare il trasferimento illecito di proprietà dei beni culturali. Gli obblighi dei governi sono sanciti anche dalla Convenzione UNIDROIT del 1995, che si pronuncia in merito agli oggetti culturali rubati o trasportati illegalmente.
Numerose iniziative sono state avviate per supportare artisti e operatori culturali ucraini. Tra queste, il Culture of Solidarity Fund è stato lanciato dalla European Cultural Foundation per sostenere iniziative di solidarietà, tra cui la condivisione di informazioni attraverso canali digitali e la creazione di spazi culturali per offrire riparo a artisti e opere.