Esteri
Guerra Ucraina, Corea secondo fronte? Seul al voto, Kim accarezza i missili
Elezioni presidenziali cruciali per il posizionamento della Corea del Sud nei confronti di Pyongyang e nella contesa tra Usa e Cina. Alta tensione col Nord
Nel mezzo della guerra in Ucraina si alza la tensione nella penisola coreana tra elezioni al Sud e test balistici al Nord
L'ultimo episodio, nelle scorse ore, è stato il sequestro di un peschereccio che ha violato il confine marittimo tra la parte settentrionale e quella meridionale della penisola. Insieme al peschereccio ci sarebbe stata anche una nave militare di pattuglia, allontanata con spari di avvertimento. Ma nelle ultime settimane gli episodi da raccontare sono stati parecchi, nella storica disputa tra Corea del Nord e Corea del Sud che sta vivendo un momento di particolare tensione in una congiuntura a dir poco delicata della geopolitica globale. Mentre continua la guerra in Ucraina, c'è anche chi si chiede se proprio in Estremo Oriente possa aprirsi un secondo fronte. Ma andiamo con ordine.
Mercoledì 9 marzo si svolgono le attesissime, incertissime e quantomai cruciali elezioni presidenziali in Corea del Sud. A Seul il presidente ha a disposizione un solo mandato e dunque il democratico Moon Jae-in non si può ripresentare. Al suo posto c'è Lee Jae-myung, autodichiaratosi il "Bernie Sanders coreano". Dall'altra parte il conservatore Yoon-Suk-yeol, ex procuratore con fama di incorruttibile. Ed è una cosa che conta, in un paese nel quale spesso e volentieri gli ex presidenti finiscono dietro le sbarre o comunque hanno problemi con la giustizia, in particolare per corruzione.
Elezioni Corea del Sud: cosa cambia se vincono i democratici o i conservatori
Non si tratta di un voto dai semplici riflessi interni. Tradizionalmente, i democratici sono a favore del dialogo con Pyongyang, mentre i conservatori hanno una linea più dura. Ciò si rispecchia a livello interno su una maggiore tensione con la Corea del Nord e un posizionamento più vicino agli Stati Uniti su quello geopolitico. Coi democratici, invece, la Corea del Sud cerca sempre di trovare una terza via di semi equidistanza tra Pechino e Washington.
Per questo, le due grandi potenze osservano con attenzione. Yoon si è spinto fino a ipotizzare l'installazione di altri sistemi Thaad, i sofisticati missili Usa sistemati nel sud del paese come deterrenza verso il Nord che nel 2017 portarono a una crisi diplomatica senza precedenti con la Cina, visto che la copertura del sistema made in Usa arrivava fino alla capitale della Repubblica Popolare. Non solo. I conservatori promettono, in caso di vittoria, di dare nuova vita alle balbettanti (a dir poco) relazioni con il Giappone, per la gioia di Joe Biden e lo scorno di Xi Jinping.
(Continua nella pagina seguente con le pressioni della Corea del Nord)