Guerra Ucraina, Putin era pronto già a novembre. Poi la promessa alla Cina
Biden aveva già avvisato gli alleati della Nato, ma nessuno gli ha creduto. Poi la decisione della Russia presa con Xi: "Dopo le Olimpiadi"
Guerra Ucraina, gli Usa sapevano tutto. Stop dagli alleati Nato
La guerra in Ucraina continua ormai da nove giorni. Putin attacca nonostante la richiesta di Zelensky di sedersi attorno ad un tavolo loro due e trovare un accordo. I russi nella notte colpiscono anche la principale centrale nucleare d'Europa, è il segnale che non c'è nessuna intenzione da parte di Putin di arretrare. Ma il tutto - si legge sul Corriere della Sera - forse si sarebbe potuto evitare. Emerge infatti un retroscena inedito. A metà novembre gli Usa avvisano in modo diretto gli alleati sul piano di invasione, la direttrice della National Intelligence, Avril Haines, si reca in Europa per spiegare. È accolta con scetticismo. Il mese dopo, agli inizi di dicembre, nuovo avvertimento: con comunicazioni e attraverso un articolo del Washington Post che inquadra alla perfezione l’operazione indicando in modo esatto la consistenza delle forze mobilitate.
Pensano che l’ora X sarà nei primi giorni dell’anno. I dettagli sono importanti, non bastano a fare breccia. La rivelazione - prosegue il Corriere - segue un’altra: gli americani avevano sollecitato per mesi l’aiuto della Cina per fermare il disastro e avrebbero persino fornito dei dati. Ma la Repubblica popolare non ha creduto all’allerta. Gli hackers di Anonymous hanno diffuso un presunto documento russo dove si dice che l’ordine d’attacco era stato previsto per il 18 gennaio, ma poi è stato spostato. Una data vicina a quella segnalata, inizialmente, dagli Stati Uniti. Pechino avrebbe chiesto di non invadere prima della fine delle Olimpiadi invernali.