Guerra in Ucraina, Putin fa sul serio e alza sempre più il tiro. L'allarme di Kiev: "La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale"
Guerra in Ucraina, tensione alle stelle: è la prima volta che Mosca utilizza un'arma così potente
Vladimir Vladimirovič Putin
Presidente della Russia
Guerra in Ucraina, l'allarme di Kiev: "La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale"
L'aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale dalla regione meridionale di Astrakhan durante un attacco mattutino contro l'Ucraina. È la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra. Lo riporta il Guardian. L'Ucraina ha utilizzato missili statunitensi e britannici per colpire obiettivi all'interno della Russia, azione che Mosca aveva avvertito sarebbe stata vista come una grave escalation. Secondo l'aeronautica militare, l'attacco russo ha preso di mira aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.
Guerra, Putin valuta la possibilità di lanciare un missile nucleare nel Mare del Nord a "scopo dimostrativo"
Le mosse di Biden non hanno lasciato indifferente Putin. Il presidente degli Stati Uniti ha deciso non solo di dare il via libera all'uso di missili a lungo raggio all'Ucraina per attaccare in Russia, ma gli ha anche fornito delle mine antiuomo. Dichiarando che intende utilizzare tutti i fondi a disposizione in questi ultimi due mesi di presidenza per aiutare Kiev in questa guerra. "Ci saranno delle conseguenze" ripete il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ma Putin - riporta Il Corriere della Sera - nei mesi scorsi aveva detto un'altra frase passata un po' inosservata, rispondendo a una domanda sul possibile via libera degli Usa ai missili per permettere all'esercito di Zelensky di attaccare in Russia. "Se qualcuno pensa - ha detto Putin - che sia possibile mandare armi in zona di guerra per prenderci di mira, non vedo perché noi non potremmo fare la stessa cosa in quelle regioni del mondo dove sono sotto attacco infrastrutture e proprietà dei Paesi nemici della Russia".
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Konstantin Sivkov, membro dell’Accademia delle scienze missilistiche e consigliere del Cremlino, conferma. "Una soluzione molto semplice è quella di consegnare le nostre armi a Paesi che hanno rapporti complicati con gli Usa. C’è Hezbollah, ci sono gli Houthi. Dobbiamo comportarci strategicamente come sono soliti fare gli americani: agire con mani altrui". Ma il prezzo più alto - prosegue Il Corriere - lo pagherà comunque chi sta già soffrendo da oltre mille giorni. Su questo non ci sono dubbi. Il canale di opposizione Mozhem Obyasnit, "Possiamo spiegare", ha chiesto al suo mezzo milione di abbonati quale sarà la reazione russa.
Più del 50 per cento ha risposto che Putin intensificherà i suoi attacchi all’Ucraina. Facile previsione. "Radere al suolo il quartiere degli edifici governativi a Kiev, demolire le centrali idroelettriche e i bacini idrici, distruggere tutti i ponti autostradali e ferroviari attraverso il Dnepr". Il senatore Andrei Klishas, amico personale di Putin. "Nessuna Ucraina sovrana entro nessun confine, nessuno Stato ucraino: non deve rimanere più nulla". La Russia sta valutando anche la possibilità di lanciare un missile nucleare nel Mare del Nord "a scopo dimostrativo".