Trump e l'arresto trasformato in show: le foto (finte) che spopolano in rete

L'ex presidente vuole sfilare per New York in manette e lanciare un segnale, diventerebbe "un martire". Vuole presentarsi spontaneamente in questura

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Usa, Trump: sfilare in manette a New York per tornare alla Casa Bianca

Donald Trump sta per preparare lo show del suo arresto. L'ex presidente Usa ha deciso di trasformare la sua cattura in una mossa elettorale per farsi rieleggere alla Casa Bianca. Avrebbe detto ai suoi consiglieri - si legge sul Corriere della Sera - che vuole essere ammanettato quando si presenterà volontariamente al tribunale di Manhattan. E avrebbe aggiunto che, se pure gli sparassero davanti all’edificio, diventerebbe «un martire» e la sua vittoria nelle elezioni presidenziali del 2024 sarebbe assicurata. Domenica scorsa Maggie Haberman, reporter premio Pulitzer del New York Times, diceva alla Cnn che Trump era «molto in ansia» per la probabile incriminazione relativa a pagamenti effettuati nel 2016 a Stormy Daniels con fatture false e presunti fondi elettorali, alfine di farla tacere su un rapporto sessuale di dieci anni prima. "Entrambe le cose possono essere vere", sostiene Haberman.

"Da una parte Trump pensa che l’incriminazione possa aiutarlo politicamente ma dall’altra non vuole affrontare l’arresto: dovrebbe presentarsi, gli prenderebbero le impronte digitali, dovrebbe chiedere di uscire su cauzione. Niente di tutto ciò lo eccita». Il grand jury, - prosegue il Corriere - la giuria di 23 persone che deve decidere se ci siano le basi per l'incriminazione del primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti, non si è ancora espressa: ieri non si è riunita per ragioni ignote, su richiesta della procura; il voto potrebbe avvenire oggi. Trump vuole tornare protagonista dello show delle primarie come lo fu nel 2016.

"Trump arrestato", ma sono foto di una intelligenza artificiale

In rete circolano false foto che ritraggono Trump mentre scappa dagli agenti, poi in manette e infine in prigione, con Melania che protesta. L'autore è Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat (la stessa che aveva incastrato le spie di Putin), che ha usato l'intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti dell'arresto e visualizzarli. "Stavo solo scherzando", ha spiegato Higgins in un'intervista. "Pensavo che forse solo cinque persone le avrebbero ritwittate".

Invece il web si è scatenato e due giorni dopo i suoi post che descrivono un evento mai accaduto sono stati visualizzati quasi 5 milioni di volte, creando un caso di studio nella crescente sofisticazione delle immagini generate dall'intelligenza artificiale e nella facilità con cui possono creare confusione in un mondo dell'informazione volatile. Questo "piccolo scherzo" ha reso evidente l'assenza di standard aziendali o regolamenti governativi che affrontino l'uso dell'intelligenza artificiale per creare e diffondere falsità. 

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