Israele, "Iran? Attacco flop. Ci sono le condizioni per una "de-escalation"

Parla lo stratega militare Arduino Paniccia: "A parte Erdogan, molti Paesi arabi nell'ombra si sono schierati con Israele"

Di Alberto Maggi
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Esteri

Iran-Israele, "non ci sarà una escalation"

 

"Non credo vi sia per il momento un reale rischio di escalation nell'area". Lo afferma ad Affaritaliani.it Arduino Paniccia, presidente di Asce, la scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia, commentando l'attacco notturno dell'Iran contro Israele.

"I motivi sono molteplici e possono essere riassunti in alcuni punti:
1) Nonostante la bellicosità delle dichiarazioni iraniane l'attacco condotto da almeno qualche centinaio di droni e missili è risultato un flop accompagnato da meno bellicosi tentativi di giustificazione da parte dell'Iran.
2) Gli Usa non solo non hanno abbandonato Israele, ma hanno predisposto in 48 ore uno schieramento tecnologico aereo navale elettronico e di interdizione eccezionale, che ha agito e operato coprendo l'intera area medio orientale e coinvolgendo la coalizione del mar Rosso, inglesi e francesi.
3) Il fatto meno notato è stato che, a parte Erdogan, molti Paesi arabi nell'ombra si sono schierati con Israele dichiarando di aprire gli spazi aerei se occorreva mettendosi così contro la posizione iraniana a partire proprio dai sauditi".

Paniccia prosegue nella sua analisi affermando: "Questo ci fa ritenere che nel G7, essendo ora gli Usa in una fase di forte autorevolezza, si possa invece trattare una "de-escalation", considerando che il capo Pasdaran ha dichiarato chiusa per il momento l'operazione di risposta a Israele, trattando seriamente per una vera soluzione, magari coinvolgendo i Paesi arabi più interessati e maggiormente l'Europa, sulla disperata situazione di Gaza".

Certo, per concludere," l'autore vero della débâcle iraniana restano le forze armate di Israele. Nei prossimi giorni sarà quindi basilare nelle sedi diplomatiche e politiche compiere tutti gli sforzi innanzitutto da parte degli Usa, utilizzando la leva dei pacchetti di aiuti, per far desistere Netanyahu da dure operazioni di ritorsione, considerato che comunque vi è stata per la prima volta una svolta nei tradizionali scontri: ovvero l'attacco notturno è partito diretto contro Israele anche dal suolo iraniano e non solo dalle milizie proxy, Hezbollah, Houthi, siti iracheni, etc, etc...", conclude Paniccia.