Kamala Harris, cifra record in suo sostegno: raccolti 540 milioni di dollari per la campagna elettorale

In poco più di un mese, il team della candidata alla Casa Bianca raccoglie una cifra esorbitante. Dopo la convention democratica, un terzo dei sostenitori non aveva mai donato prima

di redazione cronache
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Esteri

La campagna di Kamala Harris, raccolti 540 milioni di dollari

In poco più di un mese, la democratica Kamala Harris e il suo staff hanno raccolto 540 milioni di dollari per la campagna elettorale. L'attuale vice presidente di Joe Biden è in corsa per la Casa Bianca con l'appoggio del suo predecessore che, il 21 luglio scorso, ha rinunciato a una seconda candidatura. Così Harris è la prima donna di colore mai candidatasi finora. Inoltre, stando ai sondaggi, sembra avere una buona probabilità di vittoria contro il suo avversario, il repubblicano e conservatore Donald Trump. 

I numeri sembrano confermarlo: 540 milioni di euro raccolti dal 21 luglio al 26 agosto 2024 sono una cifra straordinaria. Il team di Kamala Harris ha commentato con una nota: "È una record per qualsiasi campagna nella storia". Prima della Convention democratica di Chicago, finita il 22 luglio con l'intervento della candidata, i soldi raccolti superavano i 500 milioni, come aveva confermato la presidente della campagna Jen O'Malley Dillon. Subito il discorso di Harris, però, "abbiamo registrato la nostra migliore raccolta fondi dal giorno del lancio", ha aggiunto la responsabile. 

Cosa comprendono i fondi raccolti e chi sono i donatori

I 540 milioni di dollari raccolti finora comprendono: i fondi raccolti dalla campagna, dal Comitato nazionale democratico e dai comitati congiunti di raccolta fondi. Con Biden, molti sostenitori non donavano più, tanto che i grandi donatori avevano interrotto la raccolta fondi a causa della performance (definita incerta) portata avanti dall'attuale presidente degli Stati Uniti. 

Con Kamala Harris, invece, O'Malley Dillon racconta come sembra che si sia formato "un esercito virtuale di volontari", in cui, con la convention, i lavoratori di base si sono iscritti in massa. Un terzo dei donatori sono "nuovi", ovvero persone che hanno contribuito a una campagna elettorale per la prima volta nella loro vita, stando a quanto dichiarato sempre da O'Malley Dillon.

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