Klaus Davi: "Trionfo Trump? Lo avevo previsto. Per capire bisogna stare alla larga dai circuiti malati dell'elites"

Il giornalista esperto di media: "Agli americani dell'Italia non frega nulla"

di Redazione Esteri

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Klaus Davi: "Se Musk spegne anche un solo satellite si va in tilt"

Lo scorso 30 ottobre, ospite della tv regionale calabrese ReggioTv, Klaus Davi previde senza indugi la vittoria di Trump, anche se tutti i sondaggi e gli opinionisti davano per probabile il trionfo della candidata democratica Kamala Harris. Giornalista, esperto di media, consulente di immagine, impegnato contro la 'Ndrangheta e in prima linea nel sostenere lo Stato di Israele, Klaus Davi ha parlato con la testata giornalistica Affaritaliani.it, dello tsunami Trump.

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Il 30 ottobre mentre tutti o quasi inneggiavano alla Harris tu puntavi sulla vittoria del Tycoon

Ero in buona compagnia. Su Trump hanno scommesso Mario Sechi, Direttore di Libero Quotidiano, ma anche il giornalista e scrittore Lucio Caracciolo oltre che il mio amico Enrico Mairov, un medico primario italo israeliano, profondo conoscitore delle realtà americana. Si era detta certa di tale vittoria, centrandola in pieno, anche Fiamma Nierenstein. Mairov, in particolare, ha azzeccato tutto, anche la vittoria al Senato e alla Camera del Gop.

Ma hai rischiato?

No. Ne ero certo. Bisogna stare alla larga dai circuiti malati delle elites . Se la cantano e se la suonano. Producono opinioni, le fanno uscire sui giornali e si auto convincono che sia tutto vero. Una forma patologica che Paul Verlaine ha descritto bene in una sua lirica con queste parole "sono l'impero alla fine della decadenza'" Solo che la classe dirigente di ‘imperiale ‘ non hanulla mentre i segni della decadenza ci sono tutti e i più patologici e deteriori. Siamo un paese con le pezze nel sedere gestito da una élite accecata dall'ideologia.

Ora che succederà?

Agli Americani dell'Italia non frega nulla. Non è un paese considerato affidabile nella politica estera. Troppo condizionato da lobby anti Usa e anti Israele che però contano nei media e in certi settori delle istituzioni. Nessuno fa affidamento sull'Italia negli Stati Uniti. Chiunque frequenti gli Usa lo sa.

Giorgia Meloni può avere un ruolo?

Lei è l'unica che può cambiare il nostro percepito e può sperare di essere presa in considerazione da Trump. Immaginatevi se ora ci fosse stata la Schlein... Nulla contro la persona - che ha anche avuto ottimi risultati portando il Pd a numeri consistenti - ma con questa situazione internazionale un premier con le sue idee non ci avrebbe aiutato. Lo tsunami Trump imporrà anche all'Italia drastici cambiamenti. Molti pensano che bisogna fare 'resistenza' contro Trump... Già dall'alto del nostro debito pubblico, della nostra arretratezza tecnologica, in balia come siamo di una guerra fra poteri dello Stato che è diventata oggetto anche dei tweet di Musk per quanto è assurda, adesso ci manca solo quello: fare la resistenza agli Usa di Trump. Italia come Hezbollah sarebbe il titolo sulla stampa d’ oltre oceano .

E a chi li venderemo i nostri prodotti tessili o il Parmigiano Reggiano?

Pensiamo davvero che fare i 'duri puri' ci aiuterà quando dovremo sederci al tavolo e trattare il riequilibrio della nostra bilancia commerciale con gli Yankees? Rimarrei molto cauto. Fare la guerra agli Usa in nome di convinzioni ideologiche è molto pericoloso.

Come spieghi la clamorosa debacle di giornalisti, politici e anche certi settori dello stato nel valutare Trump?

Non mi stupisce. Molti giornalisti hanno imitato gli ideologi: prima di analizzare bisogna giudicare. Questo è il risultato. La nostre elites si sono dimostrate arroganti e poco lucide.

Cosa stai ricavando dal tuo giro nelle periferie milanesi?

Lo Stato italiano sta sottovalutando la diffusione capillare dell'antisemitismo nei centri islamici. Anche qui giocano un ruolo importante ideologie e convinzioni diffuse nelle elites. Questi personaggi pensano di risolvere i problemi con i protocolli di intesa con le prefetture. In quei posti io ci vado. Si insegna l'odio e si invoca la distruzione di Israele. I fatti daranno ragione a me e non, purtroppo, a chi sottovaluta e fa il buonista. Venite con me in quei luoghi e ne riparleremo.

Continuerai il tuo giro nelle Moschee?

Certo.

Come vedi l'Italia?

Con lo tsunami Trump l'Italia dovrà cambiare. Come osservava Maurizio Molinari, verremo anche valutati sulle nostre politiche sull'immigrazione. Se poi le elites italiane ed europee 'inciteranno alla resistenza' non mi resta che dire "auguri".

E Elon Musk?

Basta che spenga un solo satellite e i telefonini dei 'resistenti' andrebbero in tilt.

 

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