Libia, agguato contro il premier. Abdul Hamid Dbeibah esce illeso
Libia, rischio di due governi paralleli
In Libia è previsto il voto della Camera dei rappresentanti di Tobruk chiamata a scegliere il nuovo premier
Il primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibah è uscito illeso da un agguato armato a Tripoli: uomini non identificati hanno aperto il fuoco contro l'auto su cui viaggiava, secondo media locali riportati dall'agenzia Anadolu. Oggi il parlamento di Tobruk deve votare per l'insediamento di un suo successore.
LIBIA: OGGI PARLAMENTO TOBRUK VOTA PREMIER, RISCHIO DUE GOVERNI PARALLELI - Oggi in Libia è previsto il voto della Camera dei rappresentanti di Tobruk, presieduta da Aguila Saleh, chiamata a scegliere il nuovo premier, tra l'ex ministro dell'Interno del governo Serraj, Fathi Bashagha, misuratino, e lo sconosciuto Khaled Al-Bibas, candidato di facciata. Mentre il premier del governo di unità nazionale Abdul Hamid Dbeibah, sfiduciato nelle scorse settimane da Tobruk, ha ribadito ancora martedì in un discorso in tv che "continuerà a lavorare fino a quando non trasferirà il potere ad un'autorità eletta" in un voto che vorrebbe a giugno.
Se eletto, Bashagha avrà circa sette giorni per formare un nuovo governo, che dovrà essere sottoposto a voto di fiducia, e per far approvare gli emendamenti costituzionali, data dalla quale partirebbero i 14 mesi entro cui tenere le elezioni secondo la roadmap approvata da Tobruk. Si attende a questo punto di vedere come andrà il voto di oggi pomeriggio, quanti consensi andranno a Bashagha, ma certo il rischio che ci siano due governi paralleli è molto alto. Dbeibah, nel discorso alla nazione, si è appellato direttamente al popolo e già ieri nella capitale sono scese in piazza decine di persone per manifestare in sostegno del premier.
"Sconfitti nell'offensiva militare di due anni fa, Saleh e Khalifa Haftar stanno cercando di entrare a Tripoli con Bashagha - è stato il commento di Ashraf Shah, ex consigliere dell'Alto consiglio di Stato libico - Non sono riusciti a entrare a bordo di un carro armato, provano sulle spalle di Bashagha". Ma si tratta di una mossa "illegittima", denuncia Shah parlando del voto di oggi, che ha definito "un furto ai danni del popolo libico, la roadmap è solo un tentativo di rinviare e di prolungare il mandato di questo parlamento".
Il politico di Tripoli ha esortato quindi la comunità internazionale, "distratta" dalla crisi ucraina, con la Russia che "continua non lavorare per la stabilità della Libia, a fare pressione su Saleh e Haftar perché non vadano avanti" con il loro piano e si rispetti la roadmap del Forum di dialogo politico libico che prevede che il voto vada organizzato entro giugno prossimo.
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