Lukoil, Alekperov lascia la presidenza: chi è l'oligarca contro la guerra

Alla guida della seconda compagnia petrolifera privata russa da 30 anni, il presidente dà le dimissioni a causa delle sanzioni da parte di Uk e Australia

Vagit Yusufovich Alekperov
Esteri
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Russia, si dimette il presidente di Lukoil Vagit Alekperov: ritratto dell'oligarca contro la guerra in Ucraina  

L'oligarca Vagit Alekperov, presidente del colosso petrolifero russo Lukoil e principale azionista, si è dimesso dal Consiglio di amministrazione del gruppo a causa delle sanzioni imposte dalla Gran Bretagna per la sua vicinanza con il Cremlino. Guidava Lukoil dal 1993. Le dimissioni sono state annunciate da Lukoil in una nota, senza spiegare le motivazioni della decisione di AlekperovVagit Alekperov è uno degli uomini più ricchi della Russia. La maggior parte delle azioni del colosso petrolifero Lukoil sono di sua proprietà e del vice, Leonid Fedun

La notizia delle sue dimissioni anticipate da presidente e Ceo di Lukoil, comunicate con una scarna nota al presidente del consiglio di amministrazione della società (senza peraltro rivelare il motivo della scelta) non hanno stupito più di tanto. L'oligarca russo qualche tempo fa aveva infatti chiesto a Mosca di porre fine rapidamente al conflitto in Ucraina, diventando così la prima grande compagnia nazionale russa ad opporsi alla guerra. Sarà per questo che il magnate petrolifero à uno dei pochissimi oligarchi esclusi dalle sanzioni di Unione europea e Stati Uniti, mentre è entrato nel mirino del Regno Unito che il 13 aprile lo ha incluso nella sua “black list”. 

Il 5 marzo scorso il consiglio di amministrazione di Lukoil ha riferito in una dichiarazione agli azionisti, al personale e ai clienti che stava "chiedendo la fine più rapida del conflitto armato" in Ucraina. "Esprimiamo la nostra sincera empatia per tutte le vittime, che sono colpite da questa tragedia”, scriveva il consiglio, “sosteniamo fermamente un cessate il fuoco duraturo e una soluzione dei problemi attraverso seri negoziati e diplomazia”. Alekperov è uno degli uomini più ricchi della Russia. Nel 2021, secondo Forbes, ha un patrimonio stimato di 24,9 miliardi di dollari che lo classifica come la 66esima persona più ricca del mondo e la quarta persona della Russia. Lukoil opera in dozzine di paesi in tutto il mondo ed è la seconda compagnia petrolifera russa dopo il gigante statale Rosneft.

Russia, da Kaspmorneft a Lukoil: chi è Vagit Alekperov, il quarto uomo più ricco del Paese

Il presidente dimissionario della compagnia petrolifera russa LukoilVagit Yusufovich Alekperov, nasce nel 1950 a Baku, oggi capitale dell'Azerbaigian e all'epoca parte dell'Unione sovietica. Con un patrimonio stimato di 24,9 miliardi di dollari, secondo la rivista economica statunitense "Forbes" è il quarto uomo più ricco della Russia. Alla fine degli anni '70 Alekperov, laureato in ingegneria mineraria, fu assegnato dalle autorità sovietiche ad impianti industriali nella Siberia occidentale, dopo aver lavorato come operatore di produzione di petrolio e gas presso il conglomerato industriale Kaspmorneft. In Siberia occidentale Alekperov occupò posizioni di rilievo nelle suddivisioni dell'industria petrolchimica Surgutneftegaz, ricoprendo il ruolo di ingegnere esperto. 

Dal 1987 al 1990 lavorò come direttore generale del conglomerato industriale ed è in questo frangente che, essendo alla guida di questa associazione di produzione, Alekperov stabilì quasi subito legami con tutti i maggiori dirigenti delle filiali siberiane delle compagnie petrolifere sovietiche, tra cui il capo della LangepasneftegazJurij Shafranik, con il quale nel 1991 fondò la Lukoil, oggi la prima impresa privata del Paese per ricavi. 

In quegli stessi anni, Alekperov si fece strada anche all'interno delle alte gerarchie politiche sovietiche, venendo nominato viceministro dell'industria petrolifera e del gas dell'Urss, il più giovane del Paese a ricoprire questo ruolo. In quegli anni, caratterizzati dal percorso di riforme e parziale apertura economica all'Occidente dell'Urss, che si dissolse alla fine del 1991, le compagnie petrolifere occidentali avevano appena iniziato a cercare partner in Russia. 

Nel 1990, quando la compagnia petrolifera britannica British Petroleum organizzò una visita di un gruppo di petrolieri sovietici nel Regno Unito, Alekperov fu incaricato di selezionare la composizione della delegazione. Secondo fonti accreditate, fu al ritorno da questo viaggio che Alekperov comprese come affrontare con successo il problema della creazione di una compagnia petrolifera integrata verticalmente, cioè coinvolta contemporaneamente nell'esplorazioneproduzioneraffinazione e vendita del petrolio

Sotto il sistema sovietico, infatti, queste funzioni venivano mantenute separate. Inoltre Alekperov capì che era importante non solo privatizzare le attività industriali, ma anche farlo in modo tale da poter creare imprese finanziariamente sostenibili. Il 5 aprile 1993, sulla base del decreto del presidente russo Boris Eltsin sulla privatizzazione delle imprese del settore petrolifero, l'azienda statale Lukoil, fondata due anni prima, fu trasformata in una società per azioni. 

Nel 1995, Alekperov fu inserito nel collegio del ministero dei Carburanti e dell'energia russo, mentre l'anno successivo divenne consigliere di Eltsin nella regione di Tyumen, in vista delle elezioni presidenziali del 1996. Con ricavi pari a 131 miliardi di dollari e circa 101 mila dipendenti, Lukoil è la prima impresa privata russa in termini di ricavi, la seconda in assoluto dopo Gazprom, controllata dallo Stato. 

 

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