Marine Le Pen "tradita" dalla nipote Marion, che diventa la vice di Zemmour
L'ex deputata annuncia la sua adesione a Reconquête!, nel quale assume il ruolo di vicepresidente esecutivo
"Essere membro della famiglia Le Pen non obbliga a sostenere il Rassemblement national"
A poche ore dal ballottaggio del 24 aprile contro Emmanuel Macron, Marine Le Pen subisce davvero un brutto smacco: la nipote Marion Marechal Le Pen annuncia la sua adesione a Reconquête!, il partito di Éric Zemmour, nel quale assume il ruolo di vicepresidente esecutivo.
“D'ora in avanti, voglio mettere tutte le mie energie nella costruzione e nello sviluppo di questo giovane movimento nazionale pieno di futuro», ha detto la 32enne, che già aveva sostenuto Zemmour al primo turno, ma che con questa mossa mette in difficoltà le speranze di Marine, che ovviamente vuole recuperare voti in vista del ballottaggio.
Marion, che è stata deputata del Front National dal 2012 al 2017, nel nuovo organigramma di Reconquête! è affiancata ad altri due ex membri del Rassemblement national, Nicolas Bay e Guillaume Peltier, anch'essi nominati vicepresidenti esecutivi.
Con questa mossa, Zemmour scalda i motori per le prossime elezioni legislative del 12 e 19 giugno, alle quale potrebbe candidarsi la stessa Marion, con tanti saluti al rapporto con la zia: “Essere membro della famiglia Le Pen non costituisce un obbligo genetico di sostenere il Rassemblement national. Ritengo che la politica sia un modo per servire il proprio Paese. Non un affare di famiglia”. Dopo aver dichiarato pubblicamente di giudicare Marine inadatta a guidare l’Eliseo, Marion strappa definitivamente il cordone ombelicale sia con il partito fondato dal nonno, Jean-Marie Le Pen.
Dopo un primo matrimonio con l’uomo d’affari Matthieu Decosse, una figlia e il divorzio nel 2016, lo scorso settembre Marion ha spostato l’europarlamentare italiano Vincenzo Sofo, di Fratelli d’Italia, al quale era legata dal 2018.