Merkel rompe il silenzio su Putin. "Mi sono chiesta dove abbiamo sbagliato"
L'ex cancelliera della Germania non rinnega la linea dialogante con la Russia ma svela: "Ad un certo punto qualcosa si è rotto"
Guerra Russia Ucraina, ecco da che parte sta Angela Merkel
Angela Merkel rompe il lungo silenzio sul tema della guerra. L'ex cancelliera della Germania dopo quasi quattro mesi di conflitto decide di schierarsi e la sua posizione è netta. "Il 24 febbraio - dice Merkel al Der Spiegel e lo riporta il Corriere della Sera - è stato un taglio profondo nella storia d’Europa. Non c’è alcuna giustificazione possibile per l’invasione russa dell’Ucraina, che è una violazione brutale del diritto internazionale e di tutte le regole della coesistenza pacifica in Europa. Se iniziamo a tornare indietro di secoli e a dire quale territorio appartiene a chi, avremo soltanto la guerra. Mi sono chiesta dove abbiamo sbagliato. Quando incontrai Putin a Sochi, la volta che fece uscire il suo cane, mi disse che la fine dell’Urss per lui è stata la peggiore catastrofe del Ventesimo secolo. Io gli risposi che fu uno dei momenti più belli della mia vita perché significò la libertà".
L’ex cancelliera - prosegue il Corriere - rivendica la linea dialogante con il Cremlino tenuta nei suoi anni al potere: "Non mi rimprovero di aver tentato la trattativa con Putin per evitare che la situazione in Ucraina precipitasse. È una grande tristezza non esserci riuscita". Ma aggiunge: "Non ero equidistante tra Russia e Ucraina nei negoziati di Minsk, il mio cuore ha sempre battuto per l’Ucraina, ma dovevo tenere conto della realtà Oggi però l’Ucraina non può essere lasciata da sola. Con Putin, l’ex cancelliera ha spiegato che il rapporto personale è cambiato nel 2014 dopo l’annessione della Crimea: "Prima era diverso, ci facevamo anche dei regali nelle visite, ma dopo fu un’altra cosa, ci fu una rottura, diventò il rapporto razionale tra persone con visioni politiche e valori opposti".