Moldova, verso il "no" all'adesione all'Ue. Sandu: "Frode. I russi hanno pagato gli elettori"

Si andrà al ballottaggio tra i due candidati presidenti

di Redazione Esteri

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Moldova, vince il "no" nel referendum: niente adesione all'Ue

Le elezioni in Moldova fanno registrare dati sorprendenti rispetto alle previsioni, soprattutto per quanto riguarda il referendum sull'adesione all'Unione europea. La presidente pro-Ue della Moldova Maia Sandu ha denunciato brogli elettorali nel referendum costituzionale sull'ingresso dell'ex repubblica sovietica nell'Unione europea, che con il 94% delle schede scrutinate, vede il 'No' all'Ue in testa con il 52,47% dei voti, secondo i dati diffusi dalla Commissione Elettorale Centrale (Cec). "Abbiamo prove e informazioni che un gruppo criminale intendeva comprare 300.000 voti. Si tratta di una frode senza precedenti il ​​cui obiettivo è compromettere la democrazia", ​​ha detto Sandu in una brevissima dichiarazione ai media.

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Per quanto riguarda le elezioni, invece, la presidente filo-occidentale ed europeista Maia Sandu cerca un secondo mandato, ma non ottiene la valanga di voti che si aspettava per passare al primo turno: si ferma attorno al 38% dei voti, contro il 28% del principale rivale, il socialista Alexandr Stoianoglo, che la costringe al ballottaggio fra due settimane, il 3 novembre. Le relazioni fra Moldova e Russia si sono inasprite soprattutto dopo che la Moldavia ha chiesto di aderire all'UE, sulla scia della guerra in Ucraina. Chisinau a giugno 2022 ha ottenuto lo status di candidato insieme all'Ucraina. Ma il voto di ieri nell'ex repubblica sovietica riporta alla luce la spaccatura fra le due politiche.

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