Mosca: "Kiev a giudizio per terrorismo". E discute la legittimità di Zelensky

Putin firma il decreto sulla leva di primavera: “Arruolamento per 150mila”, ma non in Ucraina

di Redazione Esteri
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Mosca chiamerà in causa Kiev per terrorismo. E discute la legittimità del mandato di Zelensky

La Russia insiste sulla pista ucraina per l'attentato nella sala concerti Crocus di Mosca, ribadendo che "gli investigatori hanno trovato prove". La portavoce degli Esteri Zakharova annuncia inoltre l’intenzione di portare Kiev in tribunale per “terrorismo” e chiede l'arresto e l'estradizione del capo degli 007 ucraini Malyuk. L’appello di Papa Francesco nel giorno di Pasqua: “Kiev e Mosca si scambino i prigionieri”. La risposta del patriarca Kirill: “Contro l’Ucraina una guerra santa”.

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Mosca pone la questione della legittimità di Zelensky

Il Cremlino analizzerà la situazione in relazione alla scadenza del mandato presidenziale di Volodymyr Zelensky a maggio e valuterà che posizione prendere. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Le elezioni presidenziali in Ucraina avrebbero dovuto svolgersi il 31 marzo 2024, ma sono state annullate a causa della legge marziale e della mobilitazione generale. Lo stesso Zelensky ha affermato che le elezioni ora "non sono il momento giusto", sottolineando che la questione dovrebbe essere risolta. "A maggio, arriverà effettivamente il momento in cui scadranno i poteri dell'attuale presidente. Analizzeremo la situazione per dichiarare la nostra posizione", ha detto Peskov ai giornalisti, rispondendo alla domanda se il Cremlino prenderà in considerazione Zelensky come presidente dopo la scadenza del suo mandato.

Mosca: “Citeremo Kiev a giudizio per terrorismo”

La Russia sta preparando la documentazione per citare in giudizio davanti a Corti internazionali il governo di Kiev con l'accusa di coinvolgimento in atti di terrorismo sul suolo russo. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aggiungendo che una nota in proposito è stata già trasmessa all'Ucraina attraverso un canale stabilito tramite la Bielorussia. La comunicazione, ha precisato Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti, non riguarda l'attacco al Crocus City Hall, per il quale le indagini sono ancora in corso e che quindi sarà oggetto di una nota separata.(reuters)

Mosca chiede l’arresto del capo dell’Sbu per l’attentato al Crocus

La Russia intende ricorrere ai tribunali internazionali in relazione alla collaborazione di Kiev nella lotta al terrorismo. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, spiegando che "si stanno preparando i relativi documenti". Mosca ha recentemente consegnato una nota sull'antiterrorismo all'Ucraina attraverso la Bielorussia. In precedenza, il dipartimento aveva riferito di aver presentato alle autorità ucraine richieste per l'arresto immediato e l'estradizione di tutte le persone, a suo avviso, coinvolte in attacchi terroristici sul territorio russo. Tra le richieste c'è anche l'arresto del capo del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), Vasily Malyuk, che il 25 marzo ha

Kiev: “Bombe aeree guidate su Kharkiv, la popolazione è nei rifugi”

I russi hanno bombardato Kharkiv mentre in città sono risuonati i boati di una esplosione. Lo riferisce Rbc-Ucraina, citando il canale Telegram del capo dell'Amministrazione militare regionale di Kharkiv (Ova) Oleg Sinegubov. "Gli occupanti stanno scioperando. I residenti di Kharkiv e della regione stanno nei rifugi", ha scritto Sinegubov. L'aeronautica militare ucraina aveva avvertito del lancio di bombe aeree guidate da parte di aerei tattici in direzione della regione di Kharkiv. Successivamente hanno anche avvertito della minaccia dell'uso di armi balistiche nelle regioni di Sumy, Poltava e Dnipropetrovsk.

Mosca: “Le 150mila nuove reclute non andranno in Ucraina”

L'arruolamento di circa 150.000 nuove reclute in Russia, sulla base di un decreto firmato ieri dal presidente Vladimir Putin, rientra nella normale chiamata di leva primaverile e "non ha nulla a che vedere" con il conflitto in Ucraina, dove questi soldati non saranno inviati. Lo ha precisato il ministero della Difesa in una nota diffusa sul suo canale Telegram. Il vice ammiraglio Vladimir Tsimlyansky, vice capo del Dipartimento per l'organizzazione, ha sottolineato che "tutte le reclute verranno inviate alle basi permanenti per il servizio attivo e non saranno impiegate nelle nuove regioni o nella operazione militare speciale". Per "nuove regioni" si intendono in Russia quelle ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, mentre il conflitto in Ucraina viene chiamato appunto "operazione militare speciale".

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