Mosca: “La guerra nucleare è vicina”. Prigozhin rispunta e rilancia la Wagner

Medvedev annuncia l'apocalisse atomica: "Ucraini idioti squattrinati, sfidano la più grande potenza". Inaugurato il Centro Ue a L'Aja contro i crimini russi

di Redazione Esteri
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Zelensky e la controffensiva: “Non esiste l’Ucraina senza la Crimea”

La guerra in Ucraina non finirà finché la Crimea sarà occupata dalla Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn. “Non possiamo immaginare l'Ucraina senza la Crimea. E mentre la Crimea resta sotto l'occupazione russa, significa solo una cosa: la guerra non è ancora finita", ha detto il leader ucraino intervistato ieri a Odessa.

La Russia ha trasferito "negli ultimi anni" 700.000 bambini dalle zone di conflitto dell'Ucraina in territorio russo”. Lo ha riferito il capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione Grigory Karasin. È un altro giorno di lotta per l’Ucraina, che – come riferito dall’aeronautica militare – stanotte ha distrutto 13 dei 17 droni russi lanciati sul Paese; segno che la popolazione non si dà per vinta ed anzi, ritrova nuova linfa vitale nella controffensiva intrapresa da settimane, nonostante le perdite.

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Anche il presidente Zelensky ha confermato lo spirito “battagliero” del suo Paese, nel corso di un editoriale sul Wall Street Journal in vista del 4 luglio, nel quale il leader ucraino non ha risparmiato le lodi per gli Stati Uniti: "Gli Stati Uniti sono stati e saranno il più grande esempio della storia di liberazione dalla tirannia. Hanno rotto con secoli di sottomissione per creare un nuovo tipo di nazione, dove tutti sono uguali e vivono liberi; questa maestosa realtà è stata creata il 4 luglio 1776.

"Il 24 febbraio 2022 noi ucraini abbiamo fatto la stessa scelta - prosegue il presidente - Il popolo americano è stato con noi e, ne sono certo, rimarrà con noi fino alla fine. Oggi, mentre gli americani celebrano la loro libertà e indipendenza, festeggiamo con voi e immaginiamo il giorno in cui ogni centimetro dell'Ucraina sarà libero dalla crudele tirannia che cerca di estinguerci". 

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Guerra in Ucraina, Medvedev: “L'orizzonte del nucleare è sempre più vicino“

Sul fronte opposto, le minacce delle scorse settimane prendono sempre più corpo a giudicare dalla parole del vicepresidente del consiglio russo di sicurezza, Dmtry Medvedev: “Noterò una cosa che i politici di ogni genere non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile”. Lo scrive su Telegram l’ex presidente russo, secondo cui ci sarebbero almeno due ragioni che avvicinano la guerra nucleare.

“Primo: lo scontro è molto peggiore rispetto a quello della crisi dei missili di Cuba, perché i nostri avversari hanno deciso di sconfiggere davvero la più grande potenza nucleare: la Russia. Sono, senza dubbio, degli idioti squattrinati, ma è proprio così”. La seconda ragione, secondo Medvedev, “è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate da qualcuno, il che significa che non sono un tabù”.

Russia, audio Prigozhin: "Presto nuove vittorie" della Wagner

Il fondatore del gruppo di mercenari russi Wagner, Evgheni Prigozhin, torna a farsi sentire dopo la sua "partenza" per la Bielorussia. In un audio diffuso dal canale Telegram Grey Zone, ricollegabile alla Wagner, lo 'chef di Putin' - messosi a capo di un tentato ammutinamento il 23-24 giugno scorso - ringrazia chi ha sostenuto lui e i suoi combattenti e annuncia "nuove vittorie al fronte". "Oggi piu' che mai abbiamo bisogno del vostro sostegno", si sente dire nell'audio da una voce del tutto simile a quella di Prigozhin, "nel prossimo futuro, sono sicuro che vedrete le nostre prossime vittorie al fronte. Grazie ragazzi". Il servizio stampa del capo della Wagner non ha rilasciato commenti ufficiali e lo stesso Prigozhin nell'audio non fornisce informazioni sui suoi piani futuri e su dove si trovi esattamente.

Da notare che ora la compagnia Wagner non e' in prima linea in Ucraina. In precedenza, il capo della commissione Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, aveva riferito che Prigozhin si e' rifiutato di firmare un contratto con il ministero della Difesa russo sulla riassegnazione dei combattenti al dicastero. Dopo la fine della ribellione, Prigozhin ha rilasciato una sola dichiarazione: il 26 giugno, il suo servizio stampa ha pubblicato una registrazione di 11 minuti in cui ha dato la sua versione di quanto accaduto e ha assicurato che non avrebbe "rovesciato il regime". Il Cremlino ha riferito che come parte dell'accordo per porre fine alla rivolta, Prigozhin sarebbe "partito" per la Bielorussia. Una condizione che il capo della Wagner non ha mai smentito ne' confermato. Il 27 giugno, l'aereo dell'uomo d'affari e' atterrato all'aeroporto militare di Machulishchy, vicino a Minsk. Lo stesso giorno Aleksnder Lukashenko ha confermato che Prigozhin era effettivamente in Bielorussia. 

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Russia: "Kiev ha perso 20.000 soldati in regione Zaporizhzhia"

Le forze ucraine hanno perso "oltre 20.000 soldati" soltanto nella regione di Zaporizhzhia dall'inizio della controffensiva, secondo quanto affermato dal governatore della parte controllata dalle forze russe, Yegveny Balitsky. "Considero necessario - ha detto Balitsky, citato dalla Tass - commentare la situazione sul fronte di Zaporizhzhia. La situazione vicino alla città di Orekhov rimane tesa. Il nemico continua ad attaccare le nostre posizioni in modo vigoroso. A loro non interessa dei loro soldati. Secondo una stima approssimativa hanno perso oltre 20.000 uomini". 

D’altro canto, la causa del popolo ucraino è la causa di molti Paesi, in primis dell’Ue che ha aperto il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione (Icpa) a L’Aja “fondamentale per indagare sul crimine di aggressione della Russia contro l'Ucraina e facilitare la creazione di casi per futuri processi".  

Kiev, "con centro Ue all'Aja inizia la fine dell'impunità russa"

"Il giorno tanto atteso è arrivato: l'Icpa inizia ufficialmente i lavori! Questo è l'inizio della fine dell'impunità per il reato di aggressione. Da oggi i pubblici ministeri ucraini lavoreranno all'Aja". Lo ha scritto su Twitter il procuratore capo dell'Ucraina Andriy Kostin, commentando l'apertura del Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione (Icpa) nella città olandese.

Il centro "è di particolare importanza per l'Ucraina: è un chiaro segnale che il mondo è unito e risoluto nel ritenere il regime russo responsabile di tutti i suoi crimini: il crimine di aggressione, genocidio e crimini di guerra", ha aggiunto Kostin. "Sfortunatamente, c'è una lacuna nell'architettura della giustizia penale internazionale per quanto riguarda la responsabilità per il crimine di aggressione. 

 

Tutavia, “il centro Icpa non ha poteri investigativi diretti, infatti il Centro non potrà emettere mandati di arresto. Sarà una piattaforma di coordinamento". Lo ha precisato il presidente di Eurojust Ladislav Hamran, presentando all'Aja in conferenza stampa l'International Centre for the Prosecution of the Crime of Aggression against Ukraine, che ha avviato oggi la sua attività.

"Oggi - ha continuato - abbiamo cinque Paesi che hanno iniziato indagini nazionali sul crimine di aggressione, sulla base delle rispettive leggi nazionali: sono Lettonia, Lituania, Polonia, Estonia e ovviamente l'Ucraina. Vogliamo utilizzare quelle indagini e creare un livello centrale, che coordini le indagini nei vari Paesi. L'ambizione è di centralizzare in un unico database le prove già raccolte, per valutare se diversi elementi di un delitto sono sufficientemente documentati".   

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